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L’inquinamento potrebbe causare il doppio dei morti che si pensava

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Nuove ricerche affermano che è un milione il numero dei decessi causati ogni anno dall’inquinamento, non 400.000 come precedentemente stimato

Uno studio fatto dallo Stockholm Environment Institute della University of York, suggerisce che l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico da ozono potrebbe essere collegata a più del doppio delle morti che si pensava: un milione all’anno. Lo studio pubblicato sulla rivista «Nature», si basa su dati del 2010 e rileva che una morte su cinque tra quelle dovute a malattie respiratorie è stata causata dall’esposizione all’aria inquinata. Ciò comporta un totale di un milione di casi, un numero molto diverso dai 400.000 indicati dagli studi precedenti.

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Nonostante alcune limitazioni della ricerca, risposte che potrebbero non essere particolarmente accurate in regioni in cui potrebbero incidere anche altri fattori di rischio, quello che possiamo dire con certezza è che l’inquinamento dell’ozono crea conseguenze ancora più gravi di quelle che si immaginavano negli studi precedenti – e che erano già molto gravi.

Per comprendere meglio una ricerca come questa, è importante ricordare che ci sono due tipi di ozono: uno si presenta naturalmente nell’atmosfera superiore e aiuta a proteggere il pianeta dai raggi ultravioletti dannosi; l’altro è creato a livello della Terra quando gli inquinanti provenienti da fonti come automobili, centrali elettriche e raffinerie subiscono reazioni chimiche alla luce del sole. È quest’ultimo tipo di ozono ad essere l’ingrediente principale dello smog e che contribuisce alle malattie respiratorie che fanno crescere i numeri di queste morti.

Anche se alcune aree geografiche sono più a rischio di altre, si tratta di un problema globale: le emissioni relative al trasporto, all’industria e alla produzione di energia sono una preoccupazione che riguarda tutto il mondo. Risolverle è veramente una questione di vita o di morte perché è proprio con la vita e con la morte che hanno a che fare.

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inquinamento, ricerca, salute, smog

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