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Dal tabacco vaccini, anticorpi e cosmetici

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Al via il progetto europeo Newcotiana per trasformare le piante di tabacco in future biofabbriche di farmaci e cosmetici

Tra soli tre anni il tabacco, nello specifico le piante di Nicotiana tabacum e Nicotiana benthamiana, potrebbero fornire molecole benefiche da utilizzare nell’industria farmaceutica e cosmetica, in particolare per la produzione di vaccini, anticorpi e cosmetici. A sancirlo, il progetto dell’Unione Europea “Newcotiana” che coinvolge 19 realtà europee e australiane, tra centri di ricerca (per l’Italia l’ENEA) e aziende. A coordinare il tutto, l’Istituto di biologia molecolare e cellulare del Consiglio delle ricerche spagnolo.

Le piante verranno riprogrammate attraverso tecnologie di miglioramento basate sul DNA ricombinante chiamate ‘New Plant Breeding Techniques’ (NPBT): in poche parole, si tratterà di piante modificate geneticamente ma non transgeniche, quasi identiche a quelle derivate dai metodi più tradizionali della mutagenesi casuale e dell’incrocio.
La coltivazione del tabacco, che in tre decenni è diminuito di circa sei volte sia in Europa che in Italia, vivrà quindi un momento di grande floridità grazie alla sua conversione e all’investimento di 7,2 milioni di euro.

La scelta di condurre sperimentazaioni proprio su questo tipo di pianta dipende dalla profonda conoscenza geneteica, dalla facile manipolazione, dall’estraneità al campo alimentare e dalla grossa resa in biomassa, condizione perfetta per il ‘molecular farming’.

“Le specie che useremo sono il tabacco coltivato Nicotiana tabacum e la sua cugina australiana Nicotiana benthamiana, che è stata già utilizzata nel ‘molecular farming’ per la produzione del farmaco sperimentale anti-Ebola ZMAPP”, spiega Giovanni Giuliano, genetista dell’ENEA. “Su queste piante verranno utilizzate differenti tecniche di miglioramento genetico, tra cui l’innovativo CRISPR/Cas9 che consente di effettuare con estrema precisione il ‘taglia-e-cuci’ del DNA. In questo modo saremo in grado di modificare la composizione genetica delle piante di tabacco che, anzichè produrre nicotina, diventeranno future biofabbriche di farmaci e cosmetici”, prosegue Giuliano. “Nei laboratori ENEA ci dedicheremo in particolare alla produzione delle piccole molecole, come carotenoidi con funzione protettiva per l’occhio e alcaloidi piridinici utili nella cura palliativa di malattie come sclerosi multipla e Alzheimer”, conclude il ricercatore ENEA che rappresenta l’Italia nel progetto Newcotiana.

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