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Difendiamo l’orangotango di Tapanuli

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Questa nuova specie di scimmia scoperta solo 6 mesi fa è già a rischio di estinzione

Ci sono solo 800 esemplari di orangotango di Tapanuli al mondo e si trovano tutti sull’isola di Sumatra. Si tratta di una specie che è stata scoperta solo sei mesi fa e che purtroppo è già a rischio di estinzione a causa dello sviluppo umano. Una compagnia cinese che si chiama Sinohydro, infatti, sta progettando di costruire una diga nel nord di Sumatra, che porterà alla deforestazione dell’habitat degli oranghi: se completata, la diga potrebbe rappresentare un vero pericolo per gli animali.

I ricercatori hanno spiegato che questa diga da 510 MW, inserita nel fragile ecosistema di Batang Toru, taglierebbe a metà la popolazione degli oranghi, creando due popolazioni più piccole che avranno possibilità di sopravvivenza molto ridotte rispetto a quelle che avrebbero se continuassero a stare insieme. Insomma, la distruzione di questo habitat causerà l’estinzione di una parte degli orangotanghi e la difficile sopravvivenza della parte rimasta.

Il progetto è stato approvato dal governo indonesiano, nonostante l’azienda non avesse incluso la protezione di questi animali nel suo piano di gestione ambientale; una decisione molto strana visto che gli orangotanghi di Tapanuli sono una specie protetta e la legge proibisce chiaramente qualsiasi azione dannosa nei confronti di una specie protetta.

Ovviamente su questo punto è in piedi una forte discussione, con proposte di progetti alternativi che non metterebbero a rischio né gli oranghi né gli altri grandi mammiferi che stanno soffrendo come loro – come la tigre di Sumatra, per esempio, il rinoceronte di Sumatra e l’elefante di Sumatra, anch’essi in grave pericolo.

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