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Genova: gli angeli del fango, la parte migliore d’Italia

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L’iniziativa nata sul web, su facebook ha richiamato molti volontari sul campo a Genova: studenti, giovani e giovanissimi, tifosi della curva di Genoa e Samp, operai della Fincantieri e della Ansaldo, i camalli del Porto. Questa è la parte migliore d’Italia

A Mezzogiorno di oggi a Genova si è osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione. E’ commovente vedere in televisione le immagini degli ’angeli del fango’ che si fermano per un minuto di silenzio, nella giornata in cui Genova si ferma per lutto. Ma non si fermano questi ragazzi che alla fine del minuto di silenzio battono le mani, sporche di fango, per chi oggi non c’è più, per chi è stato travolto dall’acqua e dal fango.

Gli ’angeli del fango’ sono la parte migliore di Genova, dell’Italia tutta. Si sono dati appuntamento sulla rete, su Facebook, e dalla rete sono partiti per le vie della città a iniziare dal Fereggiano. L’iniziativa che ricorda quella di Firenze, l’alluvione che colpì il capoluogo toscano il 4 novembre del 1966, ha raccolto studenti, volontari, volontari del 118, Vigili del Fuoco, tifosi del Genoa e della Sampdoria, operai della Fincantieri e della Ansaldo e  i camalli del Porto di Genova, immancabili nelle situazioni difficili della città. E questa non è la prima, visto che alluvioni diverse e numerose hanno colpito la città ligure dal 1970 ad oggi. 

Vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se in questo caso non è facile. Non lo è proprio. Una drammatica tragedia ha toccato una delle città più importanti d’Italia, la città che ha il porto più grande del nostro Paese, ma è anche una delle città più in pericolo nel nostro territorio nazionale, da sempre messo in pericolo dal rischio idrogeologico.

Salutiamo questi angeli del fango, alcuni giovanissimi. Bella l’immagine in cui abbassano gli occhi e ritornano a lavoro, dopo il minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’alluvione. Questa è la parte migliore d’Italia e Dio solo sa quanto l’Italia ne abbia bisogno. In questo momento, soprattutto. (michele guerriero)

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