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lacrima coronavirus

Le lacrime al tempo del covid-19

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Il coronavirus può diffondersi attraverso le lacrime?

Come è noto, il coronavirus si diffonde attraverso il muco e le goccioline causate da tosse e starnuti; meno noto è, invece, quello che riguarda altri fluidi del corpo – come le lacrime, per esempio.

Per questo, un gruppo di scienziati del National University Hospital di Singapore ha cercato di capire se fosse possibile la trasmissione attraverso il tessuto oculare e il fluido ad esso collegato.

Per il loro studio, che è stato pubblicato sulla rivista Ophthalmology, il team ha raccolto campioni di lacrime da 17 pazienti con COVID-19.

I campioni sono stati raccolti dal momento in cui i pazienti hanno mostrato i sintomi fino al momento in cui si sono ripresi, circa 20 giorni dopo.

Nei due test fatti – una cultura virale e una reazione di trascrizione inversa della polimerasi a catena (RT-PCR) – i ricercatori non hanno rilevato alcun virus nelle lacrime prelevate nel corso della malattia.

Gli autori dello studio osservano che «Un totale di 64 campioni sono stati prelevati durante il periodo di studio, con 12, 28 e 24 campioni prelevati rispettivamente dalla prima, seconda e terza settimana dei sintomi iniziali. Tutti sono risultati negativi per SARS-CoV-2».

Il team ha anche prelevato campioni dalla parte posteriore del naso e della gola durante lo stesso periodo di tempo – e mentre le lacrime non mostravano alcuna presenza del virus, il naso e la gola dei pazienti erano «pieni» del COVID-19.

La speranza degli autori dello studio è che questo aiuti le ricerche sulla prevenzione della trasmissione del virus attraverso i percorsi più significativi. Bisogna anche sempre ricordare, però, che bisogna proteggere gli occhi, così come le mani e la bocca, per rallentare la diffusione dei virus respiratori come il coronavirus.

Perché, anche se le lacrime non c’entrano, il virus può entrare attraverso gli occhi se abbiamo toccato qualche superficie infettata dal virus.

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