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Coronavirus: Bagnai, ‘accesso a Recovery Fund sarà debito e non a fondo perduto’ (2)

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(Adnkronos) – “Insomma, come di consueto -lamenta l’esponente della Lega Francia e Germania sfruttano le condizioni di urgenza per piegare le politiche europee a loro esclusivo vantaggio. Dulcis in fundo, le somme previste sono irrisorie rispetto ai bisogni del Paese: si parlerebbe, nella migliore delle ipotesi, di 30 miliardi all’anno per tre anni a partire dal prossimo, ma anche questo scenario, catastrofico per la nostra economia, è probabilmente ottimistico, considerando che il presidente Ursula Von der Leyen ha detto che è improbabile che il Recovery Fund collochi più di 100 miliardi di titoli all’anno sul mercato”.

“In estrema sintesi, non è chiaro né quanto riceveremmo né come saremo obbligati a spendere le somme ricevute. Unico dato certo: l’aumento del nostro già cospicuo contributo netto al bilancio dell’Ue, in cambio dell’esclusione del nostro Paese dai tavoli in cui si decide il futuro di un progetto da noi finanziato”.

“Come nel caso del Mes, siamo di fronte a un mutuo che pagheremo noi, ma che altri decideranno come impiegare. Tutto questo -conclude Bagnai- per limitare l’unica fonte sensata di finanziamento a tasso zero, ampiamente utilizzata da tutto il resto del mondo industrializzato, vale a dire la monetizzazione del debito da parte della Banca centrale, oggi richiesta da una platea sempre più vasta di economisti e di governi (come quello spagnolo)”.

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