Fase 3: ‘Palermo resiliente’, ‘strategie comuni valide per imprese e facilità erogazione credito’

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<p>Palermo, 30 giu. (Adnkronos) – “Difficoltà di accesso al credito, aiuti concreti alle imprese, i problemi di strutture sanitarie, come i numerosi laboratori d’analisi”, sono stati i temi del terzo appuntamento della neonata rete “Palermo Resiliente”, con Massimo Rizzuto, promotore della rete, che ha organizzato un dibattito con diretta Facebook e su Radio Action da “SciùRum”, in via Maqueda. Al centro del dibattito “la sofferenza e la ripartenza delle imprese in seguito alla pandemia da coronavirus che ha messo in ginocchio tutte le aziende e che ha toccato tutti i settori produttivi”. Al confronto, coordinato da Massimo Rizzuto, hanno partecipato Barbara Castorina, esperta di credito, Elisa Interlandi, presidente Cidec Federsanita, e Nasser Charles Ayazpour, titolare di SciùRum, in via Maqueda a Palermo. “Tutti d’accordo sulla necessità di semplificare attuando strategie comuni valide per tutte le imprese e una maggiore facilità nell’erogazione del credito. “Anche molte imprese sanitarie sono state sconvolte dalla pandemia – ha detto Elisa Interlandi – per esempio i laboratori d’analisi sono stati colpiti con il dimezzamento del giro di pazienti-utenti e gran parte del personale posto in cassa integrazione. Oggi stiamo scommettendo anche sull’avanzamento tecnologico perché comprendiamo che strutture come i laboratori d’analisi sono presidi fondamentali per i cittadini nel territorio”. </p>
<p>“Il problema dell’accesso al credito resta sempre vivo – ha spiegato Barbara Castorina, esperta di credito –spesso c’è poca attenzione da parte delle banche e diciamoci la verità in queste settimane non si è registrata quella iniezione di liquidità che tutti si aspettavano con maggiore rapidità. E parlo dei famosi 25 mila euro che adesso sono 30 mila interessanti per far ripartire le imprese, ma che tardano ad arrivare per via delle lungaggini che riguardano le istruttorie. Serve rapidità nell’erogazione dei fondi – ha aggiunto -. Oggi attendiamo lo sblocco della situazione Crias da sei mesi, è impensabile in questa situazione che stiamo vivendo che la cassa degli artigiani sia bloccata. Come si fa a rendere più semplici gli ingranaggi inceppati che non funzionano al servizio di cittadini e imprese?Abbiamo bisogno di risposte concrete”, ha sottolineato, si è chiesta Barbara Castorina, esperta di credito. “Abbiamo bisogno di risposte concrete”.</p>

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