Olio, le cene dell’extravergine per celebrare l’alta qualita’

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Celebrare l’alta qualita’ dell’olio extravergine di oliva. E’ questo lo scopo de Le cene dell’extravergine organizzato da Arsial e Uliveti del Lazio
 

 

Successo per il secondo appuntamento di Le cene dell’extravergine”, tenutosi a Roma presso Palatium, enoteca regionale del Lazio.  L’iniziativa di Arsial viene realizzata con la collaborazione di Uliveti del Lazio, l’associazione di imprese olivicole di Unaprol che racchiude l’eccellenza della produzione olearia di qualità della regione.  

Il calendario degli incontri, che prevede un altro appuntamento a giugno, è orientato per stimolare una competizione virtuosa tra i territori di produzione olivicola del lazio e le sue eccellenze olearie. La formula utilizzata è quella della degustazione guidata con abbinamento cibi e oli extra vergini diversi e contaminazioni di sapori e spezie di altre cucine al di fuori del mediterraneo. 

Lime e curry, infatti, sono stati abbinati rispettivamente a spaghetti cacio e pepe  e spalla di vitello  conditi con gli oli extra vergini di oliva delle aziende Il Simposio di Roma e il Cervo Rampante di Castelnuovo di Farfa. Il menù elaborato dallo chef Antonio Strammiello, diplomtato IPPSAR di Potenza, è stato preceduto da un filetto di sgombro condito con l’olio extravergine di oliva Tuscus di Vetralla (VT) e concluso  con la zuppa di ortaggi e frutti di bosco all’olio extravergine di oliva Oro delle Donne di Marino (RM). 

“Ogni mago della cucina – ha riferito – Erder Mazzocchi presidente di Arsial – ha un segreto personale che il più delle volte ha a che fare con l’olio extra vergine di oliva”.  Un prodotto che si sposa perfettamente con l’intento di migliorare l’offerta eno ed oleo gastronomica di qualità del territorio. 

“La missione di Uliveti del Lazio – ha aggiunto Loriana Abbruzzetti – è quella di ricercare e divulgare prodotti di nicchia e novità culinarie”.

Lo chef Antonio Strammiello, protagonista della serata insieme all’olio extra vergine di oliva laziale, ha maturato un articolato cammino professionale, che lo ha portato in alcune tra le strutture ristorative più importanti del mondo: al Plaza Athénée di Parigi con Alain Ducasse (Michelin***), al Celler de Can Roca di Gerona (Michelin***), al Restaurant Arzack di San Sebastian (Michelin***) e al Kikunoi di Kyoto (Michelin***).

Il più importante dei suoi mentori resta comunque Heinz Beck, che lo ha scelto per il  Cafè Les Paillotes di Pescara (Michelin*), ma soprattutto per La Pergola” (Michelin***), dove ha lavorato come Sous Chef fino all’aprile scorso. 

Da pochi mesi è Primo Chef presso il  “Castello di Fighine” di San Casciano dei Bagni (Si),  dove reinterpreta, con creatività e forte spirito d’innovazione, i piatti e i prodotti della gastronomia tradizionale.

“Arricchire il giacimento gastronomico del territorio, recuperare con queste iniziative antiche ricette, stimolare un’attività di degustazione con banchi di assaggio – ha concluso Massimo Gargano – può agevolare il consumo consapevole del prodotto simbolo della dieta mediterranea e consentire alle aziende di contare sulla rete di servizi offerta della filiera agricola firmata dagli agricoltori italiani aderenti a Coldiretti”. (com) 

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