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Ricordate gli ologrammi di Star Wars?

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Spesso i film diventano uno spunto per creare nuove tecnologie

Finalmente gli scienziati hanno capito come realizzare registrazioni di ologrammi reali come quello che si vede nell’iconico momento di Guerre Stellari in cui la Principessa Leia chiede aiuto a Obi-Wan Kenobi.

Utilizzando nanomateriali accuratamente realizzati, gli scienziati della Tokyo University of Agriculture and Technology sono riusciti a piegare la luce in un modo che nessun materiale naturale potrebbe fare, secondo quanto raccontato in una ricerca pubblicata sulla rivista Optics Express.

Il risultato? Il primo vero ologramma della Terra che gira sul suo asse.

Qui il video che ve lo mostra.

Per ora l’effetto non è cinematograficamente perfetto: è solo un loop di 48 frame di un globo rotante, con una grafica virata sul rosso – e un po’ bizzarra. Ma ciò che manca nell’estetica, viene compensato nella tecnologia: se si considerano nel computo gli altri veri ologrammi costruiti da altri sei team negli anni passati, questo specifico globo rotante è molto più sofisticato.

E a differenza di quegli altri ologrammi, può essere visualizzato da quasi tutte le angolazioni e non utilizza trucchi ottici.

Per scomporre il laser nel modello di un globo, il nanomateriale ha scale minuscole che sono persino più piccole della lunghezza d’onda della luce del laser rosso. Certo, un problema è che la costruzione di quel materiale richiede tempo: i ricercatori hanno spiegato che un ologramma di sei minuti richiederebbe 800 ore per essere preparato. Ma questo è quello che succede ora, per il futuro gli scienziati hanno grandi speranze.

“L’obiettivo è quello di svilupparlo per riuscire, alla fine, a produrre tutti i colori”, ha detto l’ingegnere, autore dello studio, Kentaro Iwami in un comunicato stampa.

“E vogliamo che sia visibile da qualsiasi angolazione: una proiezione tridimensionale dell’intero emisfero”.

 

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asse terrestre, movimento rotatorio terra, ologramma, terra

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