Dieta, non esiste mica solo quella dimagrante!

La scarsa conoscenza del termine ‘dieta’ porta ad una riflessione, un modo sbagliato di accostarsi alle tematiche dell’alimentazione e a volte una scarsa volontà di allontanarsi dalle vecchie abitudini… I medici non possono sostituirsi al nostro volere, è sbagliato credere il contrario

Di recente ho sottoposto ad un gruppo di ragazzi un questionario sulle nostre abitudini alimentari; alla domanda quale fosse la definizione più appropriata di DIETA le due risposte più cliccate sono state: a) il mangiare poco; b) i consigli che dà il dietologo. La più trascurata la c), ovvero, l’insieme degli alimenti che gli esseri umani assumono abitualmente. Dieta del minestrone, dieta scarsdale, dieta ormonale, dieta del colesterolo, dieta metabolica, dieta drenante, dieta disintossicante, dieta d’intolleranze, dieta prudente, dieta mediterranea, dieta a zona, dieta Kousmine, dieta iperproteica, dieta dissociata, dieta, dieta, dieta, dieta… Nel variegato mondo delle diete, nella selva di schemi alimentari più o meno equilibrati, ci si districa con difficoltà: spesso si sceglie il professionista (medico, biologo, dietista, farmacista, etc.) che ha fatto dimagrire l’amica, il nipote, il cugino dello zio della moglie. Altre volte semplicemente si prendono gli stessi foglietti di due anni prima quando “ha funzionato alla perfezione; mi ha fatto perdere 6 chili in due settimane”…..e così tra un sacrificio ed un piacevole “sgarro” trascorriamo “a dieta” diversi mesi all’anno!!! Ma è giusto fare così? Dopo un certo periodo di benessere abbandoniamo le diete molto efficaci, concedendoci frequenti “trasgressioni” alimentari. Ma perché si abbandona un percorso pur sapendo che in quella direzione è possibile mantenere la salute e stare bene? Perché la trasformazione non ci ha coinvolto in tutto il nostro essere, ma solo in una piccola parte. I cambiamenti non sono facili da affrontare, non perché non ci vogliamo bene abbastanza ma magari perché il più delle volte non vogliamo affrontare il dolore di doverci separare da abitudini consolidate che tanto fanno parte di noi. È evidente quindi quanto il “fenomeno alimentazione” in tutta la sua complessità sia ancora molto distante da noi. Ma è altrettanto lampante che una buona dieta, una diminuzione dei conflitti, l’abitudine alla meditazione e alle tecniche di rilassamento possono predisporre ad un cambiamento ma non lo possono operare al posto nostro! (pietro vicenti)