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Acqua. In Siria gli antichi acquedotti romani combatteranno la siccita’

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Le Nazioni Unite hanno dato il via ad un progetto che aiutera’ il nord della Siria a uscire fuori dalla crisi idrica: saranno riabilitati vecchi condotti costruiti da romani e arabi

Un approccio innovativo quello del programma per le risorse idriche portato avanti dalle Nazioni Unite in Siria, che aiuterà la popolazione a superare i problemi della siccità soprattutto nelle zone di Aleppo e di Damasco. 

Il nord della Siria è la regione più povera dove l’acqua potabile viene comprata per quaranta dollari al mese e l’allarme idrico in questa parte del Medioriente risale al 2008, da allora non c’è più acqua. Il progetto prevede la riabilitazione dei vecchi condotti acquiferi costruiti dai romani e dagli arabi nell’antichità. Il  lavoro di pulizia e di drenaggio delle acque stagnanti sotto i terreni ormai inariditi potrà aumentare la quantità d’acqua da utilizzare per le comunità locali e aumentare così il loro tenore di vita.

Già 35 su 95 falde acquifere sono state riabilitate e ne hanno beneficiato circa 18000 persone. Il risanamento delle vecchie sorgenti aiuterà in maniera sostenibile le zone rurali ormai abbandonate da tempo dalla popolazione migrata nei centri urbani a causa dell’impatto socio-economico.

Chiara Palmieri

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