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Green Hill sotto sequestro per maltrattamento di animali

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Green Hill, l’allevamento italiano di cani beagle destinati alla sperimentazione animale, e’ satto posto sotto sequestro da parte del Corpo Forestale dello Stato

Green Hill è stato sequestrato. L’azienda di Montichiari, in provincia Brescia, al centro di notissime polemiche quale unico allevamento italiano di cani beagle destinati alla sperimentazione animale è stato oggetto stamani di atto ispettivo da parte della Forestale. L’intervento è iniziato alle 9.15 e il reato contestato è quello di maltrattamento di animali. L’operazione del Corpo Forestale dello Stato, scattata in seguito alle denuncie di Legambiente e Lav, sta portando al sequestro della struttura di Green Hill e di cani di razza beagle, sia cuccioli che adulti.

L’azione di sequestro di Green Hill è il primo passo legale di una lotta che dura da anni. Green Hill è stata spesso oggetto di polemiche e scontri: per gli animalisti la struttura è un lager, dove i cani vengono sfruttati, vivisezionati e talvolta soppressi perché ritenuti di ‘seconda scelta’. Solo pochi mesi fa, ricordiamo, la manifestazione a Montichiari, il blitz a Green Hill, la liberazione di 50 cani beagle destinati alla vivisezione e l’arresto di 12 attivisti avevano sensibilizzato il popolo italiano su questo tema. Risale a pochi giorni fa, invece, la pubblicazione di alcune intercettazioni, che proverebbero come a Green Hill sia stata messa in atto una soppressione non autorizzata di cani, per evitare che questi potessero rientrare nell’anagrafe canina.

Attiva nella protesta contro Green Hill è l’ex ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che ha chiesto la chiusura di tutti i canili lager. Michela Brambilla, attivista dei diritti degli animali, ha spesso contrastato l’attività di Green Hill, grazie all’appoggio senza riserve della bozza di legge contro l’uso in laboratorio di cani e gatti e contro gli esperimenti senza anestesia sugli animali e alle ripetute denunce contro la struttura di Montichiari. 

(gc) 

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