Anche il Ramadam si tinge di verde
Il Ramadam, il mese di digiuno dei musulmani, e’ diventato green. Il gruppo dei Green Muslims premia le foto piu’ belle dei fedeli ritratti mentre riducono la propria impronta ecologica
Il Ramadam, il mese di digiuno osservato dai musulmani, è diventato green. Il Ramadam è il mese più sacro dell’anno per i musulmani, è un mese di purificazione e prevede solo il pasto serale: secondo questo precetto i fedeli non devono bere e non devono mangiare tutta la giornata, ovvero dall’alba al tramonto. Il pasto serale negli anni precedenti si trasformava in un momento di produzione di cumuli d’immondizie, con i piatti usa e getta, i bicchieri e le posate utilizzate per il banchetto. Ma da quest’anno, il pasto si è trasformato in una vera festa per l’ambiente: riduci e ricicla sono le parole obbligatorie della cena e i praticanti sembrano fare a gara per ridurre la propria impronta ecologica.
L’interpretazione ‘eco’ del Ramadam è in linea con lo spirito ascetico del mese di digiuno. Da esempio ambientalista fa il gruppo americano dei Green Muslims, guidato da Sarah Jawaid, che ha messo in palio ricchi premi in un concorso fotografico mirato a ritrarre i fedeli nell’azione di ridurre la propria impronta ambientale nel periodo del Ramadan, quindi fino al 18 agosto.
Non solo. Le iniziative ecologiche per trasformare il Ramadam in una festa ambientalista sono tante. Un’iniziative analoga a quella dei Green Muslim coinvolge gli islamici americani della moschea di Dar Al Hijrah nell’area di Washington. Attento all’ambiente è anche il mondo arabo, da Riad ad Abu Dhabi, capitale ecologica del mondo islamico, dove le autorità hanno appena approvato la costruzione della moschea più eco-sostenibile del mondo a Saadiyat Island, la grande isola destinata a diventare il centro culturale degli Emirati.
(gc – fonte Corriere.it)
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