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Torino: appello 1.192 sindaci al Parlamento, ‘no a condannarci per aver fatto nostro lavoro’

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Roma, 30 gen (Adnkronos) – La condanna della sindaca di Torino, Chiara Appendino, per i fatti di piazza San Carlo, ha provocato una reazione corale e immediata dei sindaci italiani: in 1192, nello spazio di poche ore, hanno sottoscritto un appello del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, per sollecitare il parlamento a una revisione del Tuel. Tra loro i sindaci di Comuni grandi e piccoli, del Sud e del Nord, amministratori di ogni orientamento politico: dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, a quello di Milano, Beppe Sala, dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a quello di Cagliari, Paolo Truzzu, dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Aderiscono i sindaci di tutti i capoluoghi, da Monza (Dario Allevi) a Novara (Alessandro Canelli) da Prato (Matteo Biffoni) a Messina (Cateno De Luca), a Lecce (Carlo Salvemini).

Tantissime le firme di sindaci di Comuni piccoli e piccolissimi, piemontesi e sardi, abruzzesi e veneti, siciliani e lombardi. Tra loro anche il sindaco di Chiuduno e responsabile degli enti locali della Lega, Stefano Locatelli, e il sindaco di Valdengo e vicepresidente vicario dell’Anci, Roberto Pella. Non una semplice iniziativa di solidarietà, quindi, ma una chiamata all’azione. “Non chiediamo immunità o impunità – è scritto nell’appello – non dubitiamo del lavoro dei magistrati e rispettiamo il dolore dei parenti delle vittime. Ma domandiamo: possono i sindaci rispondere personalmente e penalmente di valutazioni non ascrivibili alle loro competenze? Possono essere condannati per aver fatto il loro lavoro?”

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