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Recovery, Arzà (Assogasliquidi): ‘Serve linea specifica progettuale Gnl’

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Roma, 4 feb. – (Adnkronos) – “Abbiamo un’opportunità che non possiamo farci sfuggire. Attualmente il piano di Recovery approvato dal Consiglio dei Ministri prevede per il Gnl solo interventi mirati per l’utilizzo e sostegno all’acquisto di autobus e traghetti. Se vogliamo imboccare un percorso di crescita e non vanificare gli investimenti privati in questo ambito ma anzi intercettarne di nuovi, è necessario che il Piano venga implementato in maniera consistente attraverso una linea specifica progettuale sul Gnl: prima di tutto sostenendo gli investimenti sulle infrastrutture di approvvigionamento per garantire la crescita omogenea della distribuzione del prodotto”. Così Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi/Federchimica.

“L’Italia- aggiunge commentando i dati dell’Osservatorio di Ref-E riferiti all’anno 2020 – è pronta a fare un enorme salto in avanti nell’utilizzo del Gnl che sta registrando un forte incremento della domanda nel settore della logistica e trasporto pesante in tutto il mondo. Molte imprese hanno investito e continuano ad investire importanti risorse, nella produzione, distribuzione ed utilizzo del Gnl. Pensiamo soltanto alla realizzazione dei mezzi come ad esempio navi e camion, che già oggi possono contribuire ad una forte riduzione di emissioni nell’atmosfera e che domani potranno andare a bioGnl senza bisogno di alcuna trasformazione”.

Nel trasporto marittimo, continua il presidente di Assogasliquidi/Federchimica, “occorre introdurre norme di defiscalizzazione per la costruzione di depositi e/o distributori di Gnl nei porti, oltre a definire idonee tariffe portuali per agevolare l’utilizzo di mezzi marittimi alimentati a Gnl e, infine, prevedere misure premianti per le flotte navali costruite ed alimentate a Gnl e la realizzazione di unità navali (bettoline) adeguate ai servizi di Small Scale e per il rifornimento ship to ship. Nel trasporto stradale pesante è invece fondamentale definire incentivi strutturali a favore dell’autotrasporto, come ad esempio la riduzione di tariffe e canoni per l’utilizzo di infrastrutture autostradali e confermare gli incentivi per l’acquisto di mezzi alimentati a Gnl a favore degli investimenti delle imprese di autotrasporto”.

“Sul fronte degli usi industriali – conclude Arzà – andrebbe favorito l’impiego del Gnl negli usi off-grid, anche attraverso l’introduzione di misure di premialità per i volumi di bioGnl utilizzati nelle utenze non collegate alla rete distributiva. E sempre a proposito di bioGnl, a livello normativo, bisognerebbe lavorare nel processo di revisione della Direttiva Europea sulle Energie Rinnovabili per un corretto posizionamento di questo prodotto, estendendo anche alla navigazione internazionale (e non solo nelle acque interne) gli incentivi per i volumi di bioGnl utilizzati”.

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