100 milioni di risparmio con la medicina di genere?

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Si stimano vantaggi per i pazienti e risparmio per lo Stato grazie alla medicina di genere e personalizzata

Cure personalizzate e attente al genere possono portare vantaggio sia ai pazienti che alle casse del Servizio sanitario nazionale.
Il risparmio stimato è di 100 milioni di euro. E’ il quadro emerso nel corso di un incontro promosso oggi a Roma da Merck Serono, che ha visto i maggiori esperti italiani confrontarsi su come la medicina di genere e personalizzata possa contribuire all’efficacia e alla sostenibilità delle cure.

‘Riducendo le reazioni avverse e aumentando l’aderenza alle terapie – spiega all’Adnkronos Salute Flavia Franconi, vice presidente e assessore alla Sanità della Basilicata – potremmo ridurre il numero dei ricoveri per le complicanze, e quindi i costi per il Ssn. Solo per quanto riguarda i ricoveri, per una Regione media italiana si potrebbero stimare risparmi per almeno 4-5 milioni di euro”. Un calcolo “sottostimato” secondo l’assessore Franconi, che su scala nazionale equivale a oltre 100 milioni di risparmi per le casse del Ssn’.

Sempre secondo Franconi, nel nostro paese una medicina che tenga conto delle differenze genetiche e delle caratteristiche fisiche ed emozionali di ogni singolo paziente è ancora poco studiata e conosciuta. Il fine è offrire ‘il trattamento giusto al paziente giusto con il giusto dosaggio’.

‘Calibrando dosaggio e tipologia di farmaco a seconda delle caratteristiche individuali del paziente, a seconda del genere, ma anche degli aspetti legati all’ambiente esterno e familiare di ogni individuo – ha spiegato Andrea Lenzi, ordinario di Endocrinologia dell’Università Sapienza di Roma – si può scegliere il giusto trattamento ed evitare ‘troppa efficacia’ (come può succedere quando si prescrive un dosaggio eccessivo in rapporto ad aspetti quali ad esempio il peso e la statura del paziente), o addirittura effetti collaterali’.

L’onclologi è stata presa ad esempio per quanto riguarda questo approccio: in questo ambito la personalizzazione del trattamento sulla base della biologia del tumore e dell’individuo può infatti portare alla selezione di una cura che può migliorare i risultati a lungo termine dei pazienti.

‘La medicina personalizzata garantisce al paziente una maggiore opportunità di limitare al minimo il ‘costo tossico’ della terapia, senza determinare la riduzione dell’efficacia. Inoltre rappresenta il percorso del futuro, grazie al quale si possono individuare caratteristiche individuali del paziente con conseguente miglioramento della qualità della vita e ottimizzazione nella gestione delle risorse sanitarie’, ha sottolineato sottolinea Paolo Marchetti, direttore del Dipartimento di Oncologia dell’Azienda ospedaliera Sant’Andrea di Roma

a.po

 

 

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Medicina di genere, medicina personalizzata

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