ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Al Sigep di Rimini esperti a confronto su olio di palma per superare falsi miti-Palermo, 13enne si allontana da ospedale e viene violentata-Ddl Sicurezza, vertice a Palazzo Chigi: sì a poche modifiche senza snaturare testo-Fisco, Trabucchi (Assonime): "Oggi c’è disciplina unica, più semplice da gestire"-Ascolti tv 20 gennaio, stravince 'Il Conte di Montecristo' col 31,4%-Grande Fratello, televoto flash e il misterioso biglietto: tutto quello che è successo-Senato, proteste contro 'intrusi': al via controlli a ingresso buvette e ristorante-Consulta, Giovanni Amoroso è il nuovo presidente della Corte Costituzionale-Magenta (EY): "Riforma fisco leva di crescita per il Paese"-Federimprese Europa: "Progetti e proposte per incentivare turismo sostenibile"-Australian Open, Zverev primo semifinalista. Attesa per Alcaraz-Djokovic-Meloni e il video sulle missioni all'estero: "Relazioni solide per futuro Italia"-Sinner-De Minaur, sarà il decimo confronto: il record di Jannik contro l'australiano-Australian Open, Bolelli-Vavassori in semifinale nel doppio-Trump preoccupa Cina e Russia, video call tra Xi e Putin: i timori di Pechino e Mosca-Musk e il braccio teso: "Saluto nazista? Critici trovino sporchi trucchi migliori"-Prato, violenza sessuale su due giovani: arrestato volontario-Australian Open, quando giocano Sinner e Sonego: il programma degli italiani-Atalanta-Sturm Graz: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv-Generali e Natixis, nasce una joint venture nel risparmio gestito da 1.900 miliardi

Bianchi, ma senza danni

Condividi questo articolo:

I prodotti in commercio per sbiancare i denti possono danneggiare lo smalto

Gli appuntamenti dal dentista sono spesso frustranti e costosi. Quale miglior motivo per prenderti cura della salute dentale attraverso qualche accortezza?

I ricercatori della Dental School dell’Università di Manchester hanno rivelato che i prodotti sbiancanti in commericio rendere i denti più sensibili e danneggiare lo smalto.

Questo problema è stato aggravato da una normativa europea che permette l’inserimento del perossido di idrogeno sbiancante nei trattamenti da banco. Le alternative più comuni sono il cloruro di sodio e il perossido di carbonato di sodio, che rovinano lo smalto.

Gli esperti hanno testato sui denti appena estratti cinque kit sbiancanti venduti nelle farmacie britanniche e hanno notato una significativa riduzione della durezza, insieme a un notevole danno sulla superficie.

Tre dei kit contenevano il clorito di sodio e hanno causato abrasioni superficiali e riduzioni di durezza. Il kit contenente il perossido di carbonato di sodio ha portato a quelle che vengono definite “alterazioni morfologiche della superficie dello smalto”. L’ultimo kit conteneva l’acido PAP che ha creato segni evidenti.

Il danno causato allo smalto dei denti da questi prodotti può causare l’accumulo di placca, rendendo le persone più vulnerabili alle gengiviti, scatenando un ciclo non virtuoso che può portare a danni irreversibili. Una volta che lo smalto dei denti è sparito, non c’è modo di sostituirlo.

Un modo per garantire denti più bianchi è ridurre il consumo di alimenti che tendono a macchiare:

Caffè e tè: queste bevande calde imbrattano i denti. Ovviamente i tè più scuri, come l’Earl Grey, causano più macchie, mentre il tè bianco e molte tisane non danno questo tipo di problemi.

Vino rosso: il vino rosso può macchiare drammaticamente i denti nel tempo. Se non vuoi rinunciare a un bicchiere ogni tanto, lava i denti subito dopo o bevi immediatamente un bicchiere d’acqua.

Cola: le bibite scure non solo colorano i denti, ma contengono anche acido fosforico che può erodere lo smalto dei denti. Sono anche pieni di zucchero e per questo causano carie.

Questo articolo è stato letto 97 volte.

denti, sbiancamento, smalto

Comments (8)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net