Agricoltura. Micro e’ meglio

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Per un’agricoltura piu’ sostenibile dal punto di vista ambientale e in grado di sfamare la crescente popolazione mondiale bisogna puntare su progetti su piccola scala, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Il suggerimento viene dal rapporto ’State of the world 2011’ pubblicato dal Worldwatch institute, secondo cui il settore rimane il piu’ distruttivo per l’ambiente.
Secondo il rapporto, dall’agricoltura proviene un contributo di mille miliardi di dollari all’economia globale, ma anche il 70% del consumo delle risorse idriche del pianeta e il 15% dei gas serra prodotti, in maggioranza nei paesi in via di sviluppo.
A questo sfruttamento delle risorse naturali non corrisponde pero’ una maggior capacita’ di sfamare le popolazioni: "Tra il 1980 e il 2009 la produzione agricola e’ cresciuta del 55% – si legge nel rapporto – ma nello stesso tempo il numero di persone che soffre la fame e’ cresciuto fino a un miliardo, mentre la capacita’ dei singoli paesi di essere autosufficienti dal punto di vista agricolo e’ diminuita".
Il parere degli esperti che hanno preparato il rapporto e’ che i paesi in via di sviluppo debbano investire per diminuire la propria dipendenza dalle importazioni di cibo, focalizzandosi su progetti su piccola scala e improntati a uno sfruttamento meno intensivo dei terreni: "La buona notizia e’ che questo sta cominciando ad avvenire in molti paesi – conclude il rapporto – solo continuando con questa ’rivoluzione verde’ si potranno affrontare le sfide future date dall’aumento della popolazione mondiale’.

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