Etichette per alimenti: da martedi si cambia. Piu’ informazioni per i consumatori

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La Commissione europea ha dato il via libera al nuovo regolamento sulle etichettature alimentari, che da martedì 22 novembre manderà in pensione la vecchia direttiva in vigore da 32 anni. Nuove etichette più veritiere e più chiare, per i consumatori

 
Da martedi prossima la musica cambia: mai più nelle nostre case confezioni alimentari con illeggibili indicazioni sull’origine del prodotto. Stop anche a quegli alimenti surgelati che sono stati scongelati e poi ricongelati senza che il consumatore potesse esserne a conoscenza. Basta con gli ingredienti semi-sconosciuti o abilmente mascherati dai produttori. La Commissione europea ha dato infatti il via libera al nuovo regolamento sulle etichettature alimentari, che manderà in pensione la vecchia direttiva in vigore da 32 anni.
 
 
 
La normativa adottata dall’Europa vira decisamente sul versante della trasparenza e costituirà un punto di riferimento per tutti gli Stati, ansiosi di dotarsi di più efficaci strumenti di tutela dei diritti dei consumatori. La legge poggia su tre "pilastri": trasparenza nella presentazione e nella pubblicità degli alimenti, l’indicazione corretta dei principi nutritivi e del relativo apporto calorico e l’informazione sulla presenza di ingredienti che possono provocare allergie.
 
 
 
I paesi Ue avranno tre anni di tempo per adeguarsi. Tra i punti fondamentali: l’obbligo di illustrare sulle confezioni una tabella nutrizionale con sette elementi (valore energetico, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, proteine, zuccheri e sale); l’allargamento a 1,2 mm (da 0,9) del formato delle diciture sulle confezioni; obbligo di indicare il Paese d’origine e luogo di provenienza per la carne suina, ovina, caprina e il pollame (per quella bovina già c’è); necessità di indicare con il termine “scongelato” se un alimento congelato o surgelato venduto, per l’appunto, scongelato; gli allergeni devono essere evidenziati nella lista degli ingredienti con accorgimenti grafici (grassetto o colore); la scritta “oli e grassi” deve essere abbinata all’indicazione del tipo di olio o grasso utilizzato (es. soia, palma, arachide); la data di scadenza deve essere riportata, oltre che sulla scatole, anche sull’incarto interno del cibo.
 
 
 
La carne, le preparazioni a base di carne e i prodotti ittici surgelati o congelati non lavorati, devono indicare il giorno, il mese e l’anno della surgelazione o del congelamento. Di fatto, si tratta di un enorme passo in difesa dei consumatori europei.
 
 
 
Giacomo Gallo
 
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alimenti, consumatori, etichette, trasparenza, Ue

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