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Il primato delle fragole in materia di pesticidi

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Ancora una volta le fragole sono prime nella classifica americana «Dirty Dozen», che valuta in quale frutta e verdura vengono trovate le maggiori percentuali di pesticidi

«Dirty dozen» vuol dire «sporca dozzina», è così che si chiama la lista che, ogni anno, viene pubblicata dall’Environmental Working Group (EWG) per denunciare gli alimenti che contengono più pesticidi.

La EWG è un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di salute umana e ambiente e che anche quest’anno ha raccontato come più del 98% dei campioni di fragole aveva residui di almeno un pesticida – un singolo campione è stato trovato con tracce di almeno 20 diversi pesticidi. Non è una novità che le fragole siano in testa visto che i dodici alimenti non cambiano molto di anno in anno. Infatti il «Dirty dozen» di quest’anno include gli stessi 12 tipi di frutta e verdura che erano presenti nell’elenco dell’anno scorso: fragole, spinaci, pesche nettarine, mele, uva, pesche, ciliegie, pere, pomodori, sedano, patate, peperoni dolci – in ordine decrescente di presenza di pesticidi.

La EWG, inoltre, pubblica anche il rapporto dei «Clean 15», ovvero i prodotti in cui è meno probabile che troviamo residui di pesticidi. Anche in questo caso la lista è quasi identica a quella dell’anno scorso, a parte l’uscita di scena del pompelmo che ha lasciato l’ultimo spazio della classifica ai broccoli. In ordine decrescente di «pulizia», gli alimenti sono: avocado, mais dolce, ananas, cavolo, cipolle, piselli dolci, papaia, asparago, mango, melanzana, melone verde, kiwi, melone di Cantalupo, cavolfiore e broccoli.

I ricercatori di EWG creano queste classifiche sulla base dei test di laboratorio effettuati dalla FDA e sul Pesticide Testing Program del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. L’analisi per il 2018 includeva quasi 39.000 campioni, in cui sono stati riscontrati 230 diversi pesticidi e prodotti per la degradazione dei pesticidi.
Anche se questa classifica riguarda alimenti che stanno dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, ci ricorda quanto sia importante lavare sempre tutti i prodotti che mangiamo: anche se l’acqua non eliminerà del tutto i residui di pesticidi, aiuterà di certo a ridurre virus e batteri sui prodotti.

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