Borscht: un piatto patrimonio dell’umanità UNESCO
Una zuppa rossa a base di barbabietole
Per questo argomento dobbiamo trasferirci in Ucraina.
Nota ormai da tempo a causa di una guerra assurda, rientra nelle cronache per un motivo che le rende orgoglio.
L’Ucraina è un vasto Paese dell’Europa orientale noto per le chiese ortodosse, il litorale del Mar Nero e monti boscosi. Ma non solo!
Anche la cucina è parte integrante della cultura ucraina e si riflette nello stile di vita e negli usi e costumi di tutti gli ucraini. Si riconosce in modo particolare per la grande varietà di sapori e la diversità di ingredienti utilizzati.
Tra i piatti tipici troviamo il Vareniki, una sorta di grossi ravioli che possono contenere vari tipi ripieni. Tra i più popolari e più gustosi menzioniamo quelli con purè di patate, funghi o cavoli. Ma esiste anche una varietà dolce di vareniki, con ripieno alle ciliegie.
Un altro piatto si chiama Salo.
Salo significa “pancetta”, “lardo” ed è un taglio del maiale che occupa un posto speciale nella cucina ucraina. Nella sua terra è amato soprattutto se gustato su un pezzo di pane casereccio con uno spicchio d’aglio. Gli ucraini non capiscono perché alcuni stranieri trovino strano o addirittura sgradevole mangiare lardo crudo fresco, ma sicuramente ne vale la pena.
Esiste anche il Deruny.
Questo piatto è molto popolare in Ucraina perché, pur essendo di semplice preparazione, ha sapore veramente delizioso! Di solito queste frittelle a base di patate, vengono servite solo con panna acida; ma in alcuni casi possono essere riempite di funghi o di carne – una farcia che le renderà ancora più nutrienti e succulente.
Borscht, il piatto tipico ucraino è patrimonio umanità Unesco.
Oltre ai piatti già citati, nella cucina Ucraina troviamo il Borscht.
Una zuppa tradizionale conosciuta in tutto il mondo, senza la quale, il vostro viaggio in Ucraina non sarà completo. Uno degli ingredienti principali di questo piatto saporito e nutriente è la barbabietola, che conferisce al Borsch il suo intenso colore rosso. Altri elementi importanti sono la patata, la carota, il cavolo, la cipolla e talvolta la carne. Quando si ordina il borsch nel ristorante ucraino, viene solitamente servito con panna acida e minuscoli panini all’aglio, chiamati pampushki.
Questo piatto tipico candidato nel 2019, doveva essere valutato dall’Unesco tra il 2023 e il 2024 ma vista la situazione critica in cui versa il Paese, il comitato straordinario ha deciso di anticipare a quest’anno e procedere d’urgenza, con il sostegno anche dell’Italia.
È la prima volta che il Comitato si riunisce in seduta straordinaria per decidere sulla candidatura del Borscht nella lista dei patrimoni mondiali. “Data la situazione contingente del conflitto, non si poteva attendere” fa sapere l’Unesco. L’approvazione è stata all’unanimità, nessuna obiezione e nessuna modifica. Parere unanime legato al fatto che “la pratica e la tradizione delle conoscenze legate alla realizzazione del piatto, rischiano di disperdersi per via del perdurare del conflitto“.
D.T.
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