sprechi di cibo

Evitare gli sprechi di cibo durante la pandemia

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Con il Coronavirus, sono aumentati gli sprechi di cibo, tra cucine strapiene per il lockdown e ristoranti costretti a buttare le loro riserve: ecco qualche suggerimento per evitarli

Tra le conseguenze a cui la pandemia causata dal COVID-19 ha portato, c’è anche un problema dello spreco degli alimenti. Le persone, infatti, fanno la spesa sia nel panico di una nuova quarantena, sia con lo spettro della fila, più o meno lunga, che hanno dovuto fare per entrare nel negozio (senza contare lo stress di guanti, mascherina, disinfettanti e distanziamento sociale).

Se a queste pile di alimenti che, portati a casa, non si fa tempo a usare prima che scadano, si aggiungono anche le materie prima che ristoranti e bar sono stati costretti a buttare, si capisce di che mole senza precedenti di rifiuti alimentari stiamo parlando.

Il WWF, infatti, ha aggiornato la sua iniziativa sui rifiuti alimentari, aggiungendo proprio alcune parti relative alle conseguenze indotte dalla pandemia.

Per ridurre l’impatto di questi rifiuti, quindi, sarebbe bene iniziare da casa nostra, dagli accorgimenti che si possono attuare sul nostro modo di avere a che fare con il cibo:

  • Fare delle liste – quello che abbiamo in casa, quello che vogliamo comprare, quello che mangeremo nel corso della settimana: pianificando i pasti, infatti, si evita di ritrovarsi con un alimento che proprio non si sa, non solo come ma anche quando e perché, usare.
  • Nuove ricette – se si rimane nella situazione appena descritta, ovvero un alimento che non si sa (come, quando o perché) usare, si può cercare online qualche modo innovativo e creativo per non sprecarlo.
  • Conservare e congelare – quando ci rende conto che le cose stanno per rovinarsi, soprattutto le verdure, si può trovare un modo per conservarle che sia termico (congelandole) che fermentativo (sotto aceto) oppure di altro tipo.
  • Imparare a controllare sempre l’etichetta degli alimenti – in questo modo ci si rende conto del range di tempo in cui poter usare quel cibo e così decidere, sulla base delle liste fatte seguendo il consiglio poco sopra, se comprarlo è una buona idea.
  • Condividere – se ci si rende conto di avere più cibo del necessario, regalarlo alle persone più in difficoltà.

Riguardo a quest’ultimo punto, sono state tante le iniziative esplose spontaneamente in tutte le città d’Italia: un senso di comunità di cui essere davvero orgogliosi e grati.

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