Olimpiadi 2012: il segreto del nuoto e’ nelle dita delle mani

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Il segreto del nuoto e’ nascosto nelle mani: nuotare con le dita semiaperte aiuta a muoversi in acqua molro piu’ velocemente

Nuotare con le dite semiaperte fa acquistare molta più velocità. E allora, per arrivare quinta, forse, Federica Pellegrini avrà nuotato con le dita delle mani chiuse. Mentre si discute di Olimpiadi di Londra 2012, di medaglie ottenute e di medaglie mancate c’è chi lancia qualche suggerimento per le prossime gare. Adrian Bejan, professore di ingegneria meccanica alla Duke University ha studiato il modo ottimale per muoversi velocemente in acqua: secondo il suo studio, ripreso da Galileonet.it, basta distanziare un poco le dita

Il nuoto prevede lo spostamento di un corpo solido in un corpo allo stato liquido, così quando il corpo allo stato liquido viene spostato questo rimane ‘attaccato’ alla superficie del corpo solido, muovendosi con esso. E così, se le dita di un nuotatore sono aperte esattamente nel modo giusto, ognuna di essere forma il suo strato limite, trascinandosi dietro una scia di acqua che crea un effetto simile a quello che si avrebbe con delle mani palmate. In questo modo è possibile nuotare fino al 53 per cento più velocemente rispetto a chi nuota con le dita chiuse. Ma solo se la distanza tra le dita è pari alla metà della larghezza delle dita stesse: questa distanza ottimale massimizza la forza esercitata dalle mani durante il nuoto.

La ricerca sul nuoto e sul modo in cui è meglio disporre le mani, oltre ad aiutare gli atleti potrà anche essere utile alla realizzazione di robot capaci di nuotare e di nuovi sistemi di propulsione acquatica.

(gc) 

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