Smart Walking

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Vivere in cammino e lavorando

Durante i periodi di pandemia abbiamo imparato o comunque abbiamo fatto un uso spropositato della parola “smart working”!

Molti pensano, erroneamente, che il termine smart working derivi dal linguaggio anglosassone; in realtà in Inghilterra il lavoro agile non si chiama smart working bensì “working from home” (da cui l’acronimo WFH) o “remote working”.

E allora perché si dice smart working? Chi lo ha inventato?

Potrà stupire, ma il termine smart working non è utilizzato nella terminologia giuslavorativa inglese; anzi, il significato letterale di “smart working” allude più che altro alla flessibilità dei processi lavorativi nell’ambito delle nuove tecnologie che rendono il lavoro più “intelligente” (quindi “smart”).

In realtà, quello che in Italia intendiamo per lavoro agile/lavoro da casa, in Inghilterra si chiama “working from home” oppure “remote working” e ancora “telecommuting”.

Ma allora cos’è lo smart working? Si tratta di una traduzione “maccheronica” e impropria: i media e le Istituzioni hanno trasformato il termine italiano “lavoro agile” creando così uno pseudoanglicismo.

Per pseudoanglicismo si intende il fenomeno per cui una parola o una costruzione sintattica subisce l’influenza della lingua inglese senza però rispecchiare la traduzione in uso.

In questo modo abbiamo capito per bene il significato della parola smart working, ma esiste anche lo smart walking!

Smart walking: un nuovo modo di lavorare!

Smart Walking” è un progetto di Davide Fiz, commerciale freelance, classe 1976, viaggiatore dal 1998 e smart worker da oltre undici anni.

Da marzo a ottobre 2022, percorrerà venti cammini per altrettante regioni Italiane dividendo le sue giornate tra trekking, lavoro e un’intensa attività di scrittura volta a raccontare il territorio italiano.

Un modo di lavorare basato sulla progettualità e raggiungimento dei risultati, lasciando al lavoratore l’organizzazione del suo spazio e tempo. Ben diverso dal più diffuso remote working o tele-lavoro che vede i ritmi, orari e parametri di valutazione identici a quelli del lavoro presso la sede dell’attività.

Davide camminerà la mattina, con tappe di lunghezza media di 20Km e 4/5 ore di durata. Il progetto, per citare alcune tappe, partirà dal Sud Italia in marzo, dal Cammino Materano per poi spostarsi al Cammino del Salento e quello del Negro in Campania. In Aprile, Davide andrà alla volta della Sardegna, poi Umbria, Lazio, Marche, Molise per proseguire in estate nel Nord Italia fino al Friuli. I mesi di settembre e ottobre saranno dedicati ai cammini, nuovamente a Sud, in Sicilia e Calabria.

Racconterò dei posti, degli incontri, di cosa dicono i paesi che attraverso, quale sapore ha l’Italia, di come stanno i miei piedi e se mi vogliono ancora bene, delle strategie che metterò in pratica per far convivere – in equilibrio – la mia passione e il mio lavoro

D.T.

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