Agroalimentare: la contraffazione dovra’ essere un pessimo affare

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L’agroalimentare è simbolo del Made in Italy. Il Governo deve lavorare per far diventare la contraffazione un pessimo affare, afferma Susanna Cenni, parlamentare democratico alla Camera

 

 

Dall’olio al vino pregiato, dai salumi al Parmigiano: aumentano sempre più i prodotti Made in Italy contraffatti. E nel resto del mondo vengono venduti alimenti di origine italiana, che in realtà non lo sono. Come in Italia, a volte è capitato, vengono venduti prodotti pregiati  realizzati con materiali di scarto. Per limitare la contraffazione, l’unica via è renderla un pessimo affare. A pronunciarsi in tal senso è Susanna Cenni, parlamentare democratico alla Camera e capogruppo del Partito democratico nella Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo, commentando l’audizione del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina in commissione anticontraffazione: ‘Abbiamo un ministro determinato nell’azione di contrasto alla contraffazione agroalimentare e un sistema di controlli che sta funzionando e che va rafforzato. Sessanta mila controlli e 32 milioni di euro di valore di sequestri ci dicono quale sia la misura del danno e quanto venga sottratto al mercato delle produzioni di qualità della nostra agricoltura e del nostro agroalimentare. L’auspicio è che diventi una delle battaglie determinati e qualificanti di tutto il governo e che Expo sia una grande vetrina di rilancio della battaglia alla contraffazione’.

‘Dobbiamo far diventare la contraffazione un pessimo affare rivedendo norme e sanzioni – prosegue Cenni –  Il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti ha grandi potenzialità, ma vigilare per il riconoscimento dei grandi sforzi compiuti su certificazioni di origine. Anche per quanto riguarda la riorganizzazione che sembra riguardare il corpo forestale occorre tenere ferme le funzioni di presidio agroalimentare e ambientale e di contrasto alla contraffazione di riferimento al Mipaf’.

gc

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