ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Coppa Davis, Musetti battuto da Cerundolo e Italia inizia male. Ora Sinner-MotoGp, Bagnaia: "Ho perso Mondiale per colpa mia, ma ho 10 anni davanti"-Usa, Matt Gaetz rinuncia a guida dipartimento Giustizia. Trump: "Apprezzo suo passo indietro"-Si chiude il Forum Risorse Umane 2024, 2.000 iscritti, 350 speaker e 80 partner-Imprese, Philip Morris premia le start-up per l’innovazione sostenibile-Putin: "Guerra mondiale, Russia può colpire chi ha fornito missili a Ucraina"-Anci, nel 2024 comuni attivi su PagoPa saliti a quota 7.048-Gp Las Vegas, Tsunoda bloccato in dogana: "Forse perché indossavo pigiama"-Fantasanremo 2025: dalla reunion degli 883 a Elodie e Achille Lauro, il toto Big-Dal Fabbro (Iren): "Multiutility cinghie di trasmissione dell’economia reale"-Moricca (PagoPA): "Migliorare i servizi digitali anche in prospettiva Pnrr"-De Santi (PagoPa): "Nuove funzionalità su AppIo per avvicinare Stato ai bisogni persone"-Caltanissetta, anziano trovato morto in casa con profonde ferite alla testa: è giallo-Bufo (Iren): "Nostro impegno al servizio delle pubbliche amministrazioni"-Marin (Municipio I): "Sui liquami Isola Tiberina intervento tempestivo ha permesso soluzione"-Inps porta all'assemblea Anci la sua visione su inclusione sociale e innovazione digitale-Altroconsumo lancia class action per problemi legati ad airbag Citroen C3 e Ds3-Ricerca, oncologi e cardiologi: "L'Italia è diciottesima in Ue per risorse ma alto livello trial"-Italiano arrestato in Egitto, il legale: "In carcere trattato in modo disumano"-Tasse, Italia terza in Ocse: pressione fiscale al 42,8%

Brutto ma buono: salviamo tutto il cibo

Condividi questo articolo:

Una petizione per chiedere a Whole Foods e Wal-mart di iniziare a vendere i prodotti brutti invece di buttarli via

 

 

La discriminazione esiste in così tante e diversificate forme che è arrivata a colpire perfino la frutta e la verdura. Negli Stati Uniti, gli standard estetici per la vendita dei prodotti sono così elevati che il 26% della frutta e della verdura disponibile viene scartato perché non soddisfa i parametri necessari. Ovviamente, questo modo di fare è privo di senso perché i prodotti imperfetti sono nutrienti e gustosi quanto gli altri.

L’anno scorso, era stata proprio una catena di supermercati (i francesi Intermarché) a lanciare una campagna per i prodotti «brutti», mentre questa volta è stato il sito End Food Waste, creato e gestito dall’attivista Jordan Figueiredo, a muoversi. A seguito di una campagna social di sensibilizzazione –Ugly Fruit and Veg, è partita una petizione per ottenere dalle catene Whole Foods e Wal-Mart un cambiamento nella loro politica antiquata riguardo all’estetica di carote, patate, melanzane, pesche e quant’altro; cambiamento che, oltre a limitare lo spreco di cibo in un mondo in cui ce n’è tanta carenza, potrebbe fargli risparmiare un mucchio di soldi.

 

La proposta è di lanciare campagne pubblicitarie divertenti per sensibilizzare le persone alla «bruttezza» degli alimenti e vendere i prodotti che non rispettano gli standard estetici con uno sconto del 30-50%. In questo modo si combattono la diseducazione alimentare, ma anche la malnutrizione e la fame. Speriamo bene.

ec 

Questo articolo è stato letto 533 volte.

cibo, cibo brutto, frutta, verdura

Comments (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net