Il caro benzina finisce sulle tavole degli italiani. Che spendono di più e cambiano menù

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L’80 per cento dei prodotti agricoli viaggia su gomma. A causa dei rincari dei trasporti i listini dei prezzi sullo scaffale sono aumentati del 19 per cento. Proprio oggi la benzina tocca punte, mai viste, oltre 1,80 euro al litro

Il caro carburante si ripercuote sulle tavole degli italiani. Che spendono di meno e cambiano menù. Anche perché i prodotti agricoli viaggiano dal campo alla tavola per oltre l’80 per cento con l’autotrasporto su gomma. Secondo la Coldiretti nel 2011 ha “mangiato” più l’automobile che il suo guidatore. Per effetto dell’aumento record dei prezzi, la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha infatti sorpassato nello scorso anno quella per i prodotti alimentari.

 

A dicembre 2011 rispetto allo stesso mese dello scorso anno gli aumenti sono stati del 15,8 per cento per la benzina, del 24,3 per cento per il gasolio da autotrasporto e del 16,8 per cento per quello da riscaldamento, mentre i trasporti aerei passeggeri sono lievitati del 18,3 per cento come quelli marittimi e quelli ferroviari del 9,8 per cento.

 

A causa di questi rincari il costo per trasporti, combustibili ed energia elettrica è stimato complessivamente pari al 19,1 per cento della spesa totale familiare e ha superato quello per alimenti e bevande (19 per cento). Motivo per cui, secondo la Confagricoltura, “a dicembre i prezzi al consumo dei prodotti alimentari si sono fermati. E questo nonostante le feste natalizie”. A risentire di più del caro gasolio gli alimentari freschi, come l’ortofrutta e le carni, che sono calati dello 0,2 per cento rispetto al mese precedente”. Il risultato è che il caro benzina – secondo la Confederazione italiana agricoltori – costringe una famiglia su tre “a tagliare i consumi a tavola”: “Una famiglia su tre è stata costretta a tagliare gli acquisti alimentari, mentre tre su cinque hanno dovuto modificare il menù quotidiano e oltre il 30 per cento è obbligato, proprio a causa delle difficoltà economiche, a comprare prodotti di qualità inferiore.

 

Analoga la percentuale di chi si rivolge ormai esclusivamente alle promozioni commerciali, mentre sono cresciuti gli acquisti presso gli hard-discount, dove si compra in mondo più conveniente”. I prezzi sugli scaffali hanno subito gli effetti deleteri dall’impennata dei carburanti, benzina e gasolio, che ogni giorno registrano nuovi record. E questo incide sui listini finali.

Nereo Brancusi

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