ULTIMA ORA:

Tassa sul cibo spazzatura? Deve essere almeno del 20%

Condividi questo articolo:

Una tassa sul cibo spazzatura per essere efficace dovrebbe avere un valore del 20%, lo rivela una ricerca Usa rivela: si potrebbero evitare per esempio in Gran Bretagna 2700 morti in meno

Per avere un effettivo impatto le tasse sul ‘cibo spazzatura’ dovrebbero essere di almeno il 20% sul valore, e dovrebbero essere accompagnate da sussidi agli alimenti ‘salutari’ come frutta e verdura. Lo afferma uno studio dell’universita’ di Oxford pubblicato dal British Medical Journal in vista dell’Assemblea dell’Oms del 21 maggio.

L’analisi si basa sulle esperienze e sugli studi gia’ esistenti nel mondo: una ricerca negli Usa, ad esempio, ha trovato che una tassa del 35% sulle bibite zuccherate, corrispondente a un maggior prezzo di 0,34 euro per lattina, porta a una diminuzione del 26% delle vendite. Altri modelli hanno affermato che un aumento dell’Iva in Gran Bretagna al 17,5% sui cibi spazzatura eviterebbe 2700 morti per problemi cardiaci all’anno: “Ci potrebbero essere degli effetti negativi della tassa, come i comportamenti compensativi che potrebbero portare ad un aumento del cibo di altro tipo introdotto o a una riduzione del consumo di energia – conclude l’articolo – ma per i dati attuali una tassa puo’ avere effetto sulla salute, purche’ sia di almeno il 20% e sia accompagnata da sussidi, ad esempio finaziati con gli stessi proventi, per gli alimenti salutari”.

(fonte: Ansa)

Questo articolo è stato letto 20 volte.

bibite, Cibo spazzatura, tassa, tassa cibo spazzatura, tassa su bibite, tasse

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net