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Carota del Fucino? Il disciplinare attende da tre anni, per la patata dop ci sono voluti solo 6 mesi

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La carota Igp del Fucino continua a non esistere per via di valori previsti dal disciplinare “irraggiungibili”, il caso della patata dop di Bologna il cui disciplinare è stato modificato in soli sei mesi

 

 

Ricordate la carota Igp del Fucino che non esiste per via di un tenore in proteine previsto dal disciplinare che non è possibile raggiungere? Il disciplinare ancora non è stato modificato – dopo anni di richiesta da parte delle associazioni di categoria – in compenso il 20 ottobre scorso si è tenuta una pubblica audizione per modificare il disciplinare di produzione della Patata di Bologna Dop.

 

 

E i produttori si arrabbiano. Ci sono voluti infatti solo sei mesi per modificare il disciplinare della patata bolognese: "E’ straordinaria la solerzia del Mipaaf  nel convocare la seduta per la richiesta di modifica da parte del Consorzio di tutela bolognese presentata al ministero il 8/6/2011. Mentre per la nostra carota la richiesta di modifica è stata inoltrata il 13/06/2008”, denunciano.

 

 

La cosa che stupisce è che mentre per la Carota sono state richieste una serie infinita di informazioni a giustificazione della modifica peraltro molto modeste (ed è una Igp) per la patata di Bologna, che è una Dop, sono state accettate variazioni che stravolgono completamente i valori chimici preesistenti, con riduzioni dei limiti, in termini relativi, di molto superiori a quelli richiesti per la carota dell’altopiano del Fucino Igp. Non è detto che non ci sia nei prossimi giorni una vera e propria mobilitazione per “rimuovere rapidamente gli ostacoli frapposti senza motivo dal Ministero”.

(Nereo Brancusi)

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carota, disciplinare, dop, IGP, Mipaaf, patata

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