Olio. Europol studia il fenomeno delle frodi

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Europol studia il fenomeno delle frodi sull’olio extravergine di oliva. Il fenomeno della contraffazione del prodotto simbolo del made in Italy mette a rischio il patrimonio ambientale

Missione anticontraffazione in Olanda del direttore generale di Unaprol, Pietro Sandali, che oggi tiene una conferenza al secondo meeting OPSON promosso, a l’Aia, da Europol l’agenzia anticrimine del’Unione Europea divenuta operativa dal luglio del 1999,

“Il fenomeno della contraffazione del prodotto simbolo del made in Italy ammonta a circa 100milioni di Euro”, ha riferito Sandali, che ha poi aggiunto “l’identità dell’olio italiano è sotto schiaffo.  Per questo vanno attivate tutte le difese, compreso un rapporto più stretto con l’agenzia anticrimine europea per scongiurare che si diffondano a macchia d’olio comportamenti criminosi che ledono gli interessi delle imprese serie che operano in questo Paese  e il diritto dei consumatori ad essere correttamente informati”.

Dal rapporto presentato dal direttore di Unaprol emerge che le frodi e le sofisticazioni mettono a rischio un patrimonio ambientale con oltre 250 milioni di piante sul territorio nazionale che garantisce un impiego di manodopera per circa 50 milioni di giornate lavorative all’anno e un valore di circa 2 miliardi di euro riferito ai prezzi base del prodotto.

Le frodi più usuali nel settore oleario, che emergono dal rapporto Agromafie pubblicato da Eurispes e  Coldiretti, sono le miscelazioni di oli di minore qualità spesso provenienti dall’estero e spacciate per prodotto italiano, seguite da comunicazioni commerciali ingannevoli che osservano solo formalmente i parametri chimici previsti. Inoltre: l’uso illegittimo di un nome o la pubblicazione di un’immagine che rimandino al made in Italy, evocano nell’immaginario del consumatore un richiamo ad una italianità praticamente inesistente e di fantasia utilizzando anche la grande rete di internet.

Per alzare il livello di lotta all’agropirateria, Unaprol ha aderito sin dall’inizio al protocollo d’intesa di Coldiretti con le forze dell’ordine per iniziative comuni di prevenzione e repressione delle frodi agroalimentari. Nell’ambito di questo protocollo, Unaprol  ha formato negli ultimi tre anni, come esperti assaggiatori di oli di oliva oltre 200 tra Carabinieri dei Nac, Nas, ispettori del corpo Forestale dello Stato e dell’ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole.

“L’attività didattica e di formazione di Unaprol– ha riferito Sandali – continua con corsi di specializzazione per nuovi assaggiatori che ora verranno estesi anche alle forze di Europol, previ accordi con le istituzioni interessate”. (com)

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