L’Ue chiede piu’ trasparenza per l’olio d’oliva

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L’Unione Europea vuole migliorare la qualità dell’olio e le azioni di controllo. La proposta sarà presentata a Bruxelles il prossimo 6 febbraio

Nuove regole in arrivo per il consumo dell’olio d’oliva nel settore della ristorazione. La Commissione europea vuole più chiarezza sull’origine del prodotto consentendo al consumatore di poter reperire tutte le informazioni anche sulla tavola dei ristoranti, sul bancone dei bar, nei servizi di catering. Il prossimo 6 febbraio, in occasione del Comitato di gestione per il settore, l’Unione Europea presenterà ai rappresentanti dei 27 Stati membri a livello tecnico, una nuova proposta per introdurre regole di commercializzazione per l’olio d’oliva nel settore ‘Horeca’. 

In particolare, si studia la possibilità di spingere gli Stati membri a richiedere, per l’olio di oliva, l’uso di imballaggi che non consentano il riempimento con altre qualità di olio d’oliva. Si tratta di un primo confronto sulla proposta e quindi non decisivo. Il progetto di proposta fa riferimento al piano di gestione dell’olio d’oliva presentato nel giugno scorso dal commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos nell’intento, tra l’altro, di migliorare sia la qualità dell’olio che le azioni di controllo, tramite misure in grado di preservare e di promuovere l’immagine di marca del prodotto europeo, ma anche per meglio proteggere e informare il consumatore. 
Quello del 6 febbraio è solo un primo confronto sulla proposta. Per la decisione definitiva occorrerà attendere.

(dp)

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alimentazione, bruxelles, controlli, olio d’oliva, sicurezza a tavola, trasparenza etichetta, Unione europea

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