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Ecco la ‘dieta Conte’: scopriamo cosa mangiano gli Azzurri

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Antonio Conte ha uno schema preciso anche per l’alimentazione dei suoi giocatori: tanti piccoli pasti e sfizi vietati

L’atmosfera si fa rovente per la grande sfida tra Italia e Germania agli Europei: il classico dei classici del pallone terrà con il fiato sospeso migliaia di tifosi in tutta la penisola. Cosa hanno messo in tavola i nostri campioni per arrivare al massimo della forma in questa fase finale del torneo? 

In caso di vittoria, oltre agli schemi del commissario tecnico, porteremo in trionfo anche la celebre dieta mediterranea, vanto della nostra italia? Sì e no, perché la dieta Conte, pur partendo dalle pietanze genuine della tradizione mediterranea, pone dei paletti molto stretti, e guai a chi sgarra.

Come sa bene l’allenatore azzurro, quando si arriva a livelli altissimi, con squadre preparate, sono i dettagli a fare la differenza: ‘il margine tra vittoria e sconfitta è molto piccolo. Quindi, quando tutto il resto è simile, l’alimentazione può fare la differenza’, ha dichiarato Conte prima del torneo. Un appunto che è stato anche appeso alle pareti del ristorate di Coverciano, base della squadra azzurra.

Sappiamo che la ‘dieta Conte’ mette al bando la pasta, tranne quella preparata con farina kamut, i grissini e la pizza. Niente dolci in tavola, tranne le crostate.
Divieto assoluto di mangiare brioche, merendine, patatine e gelati. Ovviamente frutta e verdura vanno mangiate in abbondanza, insieme alla carne magra e alla bresaola.

La dieta della nazionale quindi privilegia l’asse proteine della carne – zuccheri della frutta e lascia in panchina i carboidrati forniti dal pane e dalla pasta.

Non sono previste abbuffate per i nostri calciatori, ma tanti piccoli pasti durante la giornata.
Agli azzurri è vivamente consigliata una ricca colazione per non esaurire troppo presto le riserve di zuccheri.
Durante la mattinata è previsto uno ‘snack’ per ricare le pile. Si pediligono i centrifugati, che permettono una veloce assimilazione, anche durante l’allenamento.
Poi si passa al pranzo, mai abbaondante, dato che arriverà da lì a poche ore la merenda pomeridiana.
Stesso schema per la cena: deve essere leggera, in caso integrata da uno spuntino notturno.
Prima di andare a letto è importante assumere proteine magre, questo perché gli amminoacidi sono fondamentali affinché i muscoli riprendano la forma dopo le fatiche della dura giornata di allenamento.

Così facendo gli Azzurri assumono calorie durante tutta la giornata: in questa maniera non rischiano cali di zuccheri (e quindi di prestazioni) e non affaticano l’apparato digerente.

Ovviamente la ‘dieta perfetta’ non esiste, ma si adatta alle situazioni differenti e alle diverse fasi della preparazione. Un esempio? Durante i mondiali brasiliani di due anni fa venne aumentata la quantità di sale nella dieta, questo perché il clima era particolarmente caldo e i giocatori perdevano una quantità di liquidi superiore alla media.

E i tifosi? Loro sì che rischiano di lasciarsi andare a birre e snack salati durante i novanta minuti della partita; vediamo quali sono i ‘mali del tifoso’ e come evitarli.

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calcio, Conte, dieta, nazionale, sport

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