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Aumento ingiusto sulla bolletta dell’acqua: scattano i rimborsi

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Le bollette dell’acqua pagate da luglio a dicembre 2011 contengono un aumento del 7% non coerente con la normativa vigente. I cittadini saranno rimborsati

Rimborso bollette dell’acqua. Le bollette d’acqua pagate dal luglio 2011 al 31 dicembre dello stesso anno non erano coerenti con il quadro normativo allora vigente e per questo i cittadini dovranno essere rimborsati. A deciderlo è stato il Consiglio di Stato, che  ha dichiarato che le bollette dell’acqua relative ai mesi successivi il referendum del 12-13 giugno 2011 non sono a norma e contengono una spesa che dovrà essere rimborsata.

In particolare parte del costo delle bollette d’acqua pagate dal luglio 2011 al 31 dicembre 2011 dovrà essere rimborsato, secondo il Consiglio di Stato, perché contiene un aumento del 7% del costo, legato alla remunerazione del capitale investito. Aumento, questo, abrogato con la votazione del referendum, ma applicato ugualmente sulla bolletta. Sempre il Consiglio di Stato ha deciso che sarà l’Autorità per l’energia a decidere il criterio per restituire ai cittadini quel 7% di remunerazione del capitale pagato in più.

Per richiedere il rimborso del costo in esubero pagato sulle bollette dell’acqua bisognerà quindi attendere le prossime disposizioni dell’Autorità per l’energia, che a breve dovrebbe pubblicare una nota dal titolo ‘Avvio di procedimento per la restituzione agli utenti finali della componente tariffaria del servizio idrico, relativa alla remunerazione del capitale per il servizio idrico integrato, abrogata in esito al referendum popolare del 12 e 13 giugno 2011, con riferimento al periodo 21 luglio 2011-31 dicembre 2011, non coperto dal metodo tariffario transitorio’. Certo è che l’addebito del costo in esubero pagato non avverrà tramite conguaglio in bolletta, ma tramite restituzione secca.

E ancora. L’Autorità per l’energia, a partire da gennaio 2012, è l’organo competente dell’Autorità per l’energia a emanare il nuovo regolamento tariffario che doveva tener conto dell’abrogazione della remunerazione del 7% del capitale. Il regolamento è stato emanato pochi giorni fa e vale a decorrere dal gennaio 2012, pertanto l’ l’Autorità dovrà vagliare una per una le tariffe applicate dai 3 mila gestori del servizio idrico nel 2012 e verificare se il loro costo è coerente con lesito del referendum. Nel caso le tariffe applicate non saranno coerenti, le aziende idriche dovranno restituire la differenza, tramite conguaglio in bolletta.

 

(gc) 

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