Forum mondiale dell’acqua: l’acqua virtuale causa di possibili guerre

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L’acqua e’ un bene di vitale importanza. E viene sfruttata per la produzione e il commercio di tutti gli articoli alimentari e non. Ma è anche un bene che potrebbe finire e per questo essere tassato

Nel 1993 il concetto di ‘acqua virtuale’ introduce per la teoria del mercato la possibilità di tassare la quantità di acqua sfruttata nella produzione e nel commercio degli alimenti. Dunque l’acqua ha un prezzo.

Il contenuto di acqua virtuale di un bene si definisce come il volume di acqua che viene effettivamente utilizzata per la produzione di quel prodotto e poichè l’acqua è un fattore di produzione fondamentale soprattutto in agricoltura, la sua scarsità si tradurrebbe in costi di produzione più elevati e minore produttività.

Produrre un chilo di grano in un paese arido, per esempio, può richiedere più acqua che produrre la stessa quantità in paesi umidi. Se l’acqua non viene valutata ci sarà una resa più bassa nella produzione, in ogni caso questo comporterebbe una riduzione della fornitura d’acqua e la legge del mercato spingerebbe i prezzi verso l’alto. Tutto questo porta alla perdita di competitività nell’attività di quei Paesi più soggetti alla limitatezza delle risorse idriche.

Ma introdurre la tariffazione dell’acqua spesso incide sulla struttura sociale e civile di uno stato, quando ancora non provoca quelle che alcuni chiamano le future ‘guerre dell’acqua‘. ‘L’acqua costituisce la base per lo sviluppo e la sua importanza è strategica ed è dimostrata dal suo uso come veicolo di pace e allo stesso tempo quale fonte di tensioni e conflitti. Se non si trova un modo per proteggere e condividere l’acqua il rischio di una competizione sfrenata tra regioni e Paesi non può che aumentare’ sono queste le parole di M. Gorbaciov presente alla tavola rotonda dei grandi lavori al forum mondiale sull’acqua.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui corsi d’acqua è l’unico riferimento giuridico globale per disciplinare la gestione, l’uso e la protezione dei 276 corsi d’acqua transfrontalieri presenti nel mondo. Adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite 15 anni fa, il documento diventerà effettivo solo quando verrà ratificato da 35 nazioni ma all’appello mancano ancora 11 Paesi.

(Chiara Palmieri)

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