Viterbo: ancora emergenza per arsenico nell’acqua

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Allarme per arsenico nell’acqua nel comune di Viterbo: prima avviso di non potabilità, poi revoca

 

 

 

Ancora arsenico nell’acqua a Viterbo. Negli ultimi giorni di Gennaio, l’Amministrazione viterbese aveva emanato un avviso di non potabilità, poi revocato in queste ore. ‘La revoca dell’ordinanza di non potabilità dell’acqua del Comune di Viterbo, disposta a fine gennaio, non pone la parola fine all’emergenza arsenico. Infatti, dopo oltre dieci anni dall’adozione della Direttiva che aveva stabilito i parametri di qualità delle acque destinate al consumo umano, in varie zone del Comune di Viterbo, e in particolare a Grotte S. Stefano, Roccalvecce, S. Angelo Fastello, Strada Teverina, Vallebona, permangono livelli eccessivi di arsenico in violazione sia degli obblighi Cedu di protezione della vita e della salute, sia degli standard di qualità delle acque stabiliti dalle disposizioni comunitarie ed internazionali, con gravi danni per la salute e la qualità della vita dei cittadini’ ha denunciato l’avvocato Saccucci, che assiste alcuni residenti viterbesi nel ricorso proposto di fronte alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo .

 

 

‘Nonostante la notizia della revoca dell’ordinanza di non potabilità dell’acqua abbia avuto vasta eco nella stampa locale, in realtà in diverse zone del Comune permangono valori di arsenico e fluoruri superiori ai limiti di legge’, spiega l’avvocato, sottolineando che ‘i livelli eccessivi di arsenico nell’acqua destinata a consumo umano continua a persistere anche in altri Comuni della Provincia di Viterbo, tra i quali Nepi, Ronciglione, Vetralla e Tuscania, in violazione delle disposizioni nazionali, europee ed internazionali’.

gc

 

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