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Come salvare i diavoli della Tasmania

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Le medicine che curano il cancro negli umani potrebbero impedire l’estinzione di questi mammiferi

Secondo i ricercatori, i farmaci che vengono usati per combattere il cancro nelle persone potrebbero aiutare a curare i tumori che stanno mettendo i diavoli della Tasmania a serio rischio di estinzione. Si è scoperto che i tumori facciali trasmissibili che colpiscono i marsupiali sono strettamente correlati e che i recettori tirosin chinasi (RTK), enzimi coinvolti in processi di proliferazione cellulare, svolgono un ruolo importante in entrambi.

Poiché ci sono medicine usate per il cancro che colpisce gli umani che prendono di mira proprio gli RTK, sono stati fatti dei test di laboratorio per capire se questi farmaci potrebbero essere utilizzati anche per fermare la crescita dei tumori che affligge i diavoli della Tasmania. Secondo i ricercatori della University of Cambridge, i risultati rivelano di sì, che si potrebbe utilizzare questi trattamenti anche per i diavoli della Tasmania.

Si è scoperto, inoltre, che questi cancri non sono ereditari, non sono infettivi e non provengono da agenti esterni: possono sorgere naturalmente in questi animali e sono trasmissibili soprattutto attraverso i morsi – inoltre, non vengono rilevati dal loro sistema immunitario.

La scoperta di queste due tipologie di cancro facciale – la DFT1 e una più recente DFT2 – è stata una grande sorpresa per gli esperti, visto che c’è solo un altro caso di cancro trasmissibile nei mammiferi ed è un tumore venereo dei cani. Un altro studio, di qualche tempo fa, diceva che grazie a una mutazione genetica, i marsupiali stavano reagendo alla malattia – e che gli esperti studiandoli avrebbero potuto trovare nuove terapie per gli uomini –, ma la verità è che i numeri mettono comunque in allarme.

Forse, grazie a questo studio, pubblicato sulla rivista «Cancer Cell», potremmo davvero salvarli dall’estinzione.

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