Continua il commercio illegale di avorio in Europa

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Secondo un nuovo report, nel nostro continente arriva ancora l’avorio illegale, nonostante la normativa vigente

Il gruppo per i diritti internazionali Avaaz ha rivelato che il commercio illegale di avorio esiste ancora in Europa. Dopo aver acquistato 109 prodotti in avorio in 10 paesi europei, infatti, il gruppo ha scoperto che molti di questi articoli erano illegali e erano stati prelevati dalla fauna selvatica dopo il 1989.
Questi risultati confermano e sottolineano sempre di più l’importanza della missione di Avaaz riguardante questo mercato: l’Europa si deve liberare completamente dal commercio di avorio e proteggere gli elefanti.

Durante i suoi quattro mesi di indagine, la no profit ha acquistato articoli in avorio in varie nazioni europee, tra cui Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Spagna e Regno Unito e poi ha spedito i prodotti alla University of Oxford, dove i ricercatori hanno utilizzato la datazione al carbonio per determinarne l’autenticità degli articoli e la loro età.

Secondo Avaaz, circa il 20% degli oggetti scoperti sono stati raccolti nel 1990 o successivamente, nonostante il fatto che, secondo i regolamenti internazionali, è illegale vendere qualsiasi avorio prelevato da animali dopo il 1990, quando le sanzioni sul materiale organico sono entrate in vigore.

La «buona» notizia è che la maggior parte degli oggetti trovati risalgono al 1947 o dopo, il che significa che nessun nuovo animale è stato ucciso o minacciato per l’avorio, ma anche se questo è importante per la conservazione degli animali non va bene che venga fatto senza essere denunciato – il commercio dell’avorio antecedente al 1990 è consentito solo con documentazione ufficiale, mentre Avaaz è riuscito ad acquistare gli articoli illegalmente.

L’operazione sotto copertura fa parte di una più ampia campagna di sensibilizzazione di Avaaz per fermare tutto il mercato di avorio in Europa: quello che gli attivisti rimproverano all’Unione Europea è di non sostenere il piano in cinque punti proposto per proteggere tutti gli elefanti dal bracconaggio per le loro zanne.

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