ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Ucraina, attacco Russia con missile balistico intercontinentale-Roma, pullman turistico distrutto dalle fiamme allo Sheraton Golf: nessun ferito-Incidente nel leccese, mezzo rifiuti contro auto: muore netturbino di 28 anni-Ascolti tv, il nuovo show 'This is Me' vince la prima serata-Migranti, primo ok 'emendamento Musk'. Pd: "E' vendetta contro i giudici"-Milano-Cortina, ma anche Bormio e Livigno: Italia prepara i Giochi più diffusi di sempre-Caso Ethan, il bimbo di 7 mesi riconsegnato alla mamma dalle autorità Usa-Anci, Manfredi: "Vogliamo costruire agenda che guardi avanti, nostre proposte meritano risposte"-Mattarella: "I Comuni sono la base della democrazia italiana, la prima linea delle istituzioni della Repubblica"-Venti di tempesta e neve fino in Pianura, è ancora maltempo artico sull'Italia-Sisal presenta la seconda edizione di 'FutureS'-Gaza, media: quasi 90 morti in raid Israele, oltre 60 in attacco vicino ospedale-Anci: Fava (Inps), 'auguri a Manfredi, collaborazione in interesse cittadini'-Google rischia di perdere Chrome, Dipartimento Giustizia Usa chiede vendita browser-Cop29, a Baku prima bozza su finanza clima ma senza cifre e criteri-Prezzo record per la banana di Cattelan: 6,2 milioni di dollari-Meloni a italiani a Buenos Aires: "Patria è casa che piedi lasciano, ma cuore mai"-Dal bonus Natale alla tredicesima, le entrate 'extra' di fine anno-Flop Lega Regionali, Salvini a Zaia: "Priorità nostro candidato a guida Veneto"-Meloni in Argentina, Milei spinge 'asse sovranista'. La premier: "Insieme per Occidente"

Dietrofront sulla «bomba al cianuro»

Condividi questo articolo:

Altrettanto velocemente di come l’aveva resa legale, l’EPA fa tornare nell’illegalità le trappola M44 per uccidere gli animali selvatici

È successo tutto nel giro di pochissimo: l’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti (EPA) aveva annunciato la riapprovazione temporanea delle M44, ovvero le trappole al veleno note anche come «bombe al cianuro» per uccidere la fauna selvatica, e poi ha annullato la sua stessa decisione e le ha di nuovo bandite, a causa di una forte reazione da parte della gente. La decisione, infatti, che era stata presa il 15 di Agosto, ha provocato una vasta polemica da parte di ambientalisti, attivisti e opinione pubblica, che si sono strenuamente opposti al ritorno di questi dispositivi. 

L’agenzia ha fatto sapere che il cambiamento d’idea sulla sua decisione è scattato perché ci si è resi conto che il problema meritava ulteriori analisi e discussioni da parte dell’EPA. L’obiettivo, ovviamente, rimane quello che il bestiame americano sia protetto dai predatori e dai pericoli, ma si deve al contempo essere certi che non si sta mettendo a rischio altro – per esempio che ci siano esplosioni che colpiscono per sbaglio uomini o animali non predatori.

Queste trappole agiscono come se fossero degli irrigatori: spruzzano il terribile cianuro di sodio in un raggio d’azione intorno a loro per uccidere animali selvatici come volpi, orsi, coyote, lupi, leoni di montagna e uccelli.
Secondo gli oppositori queste trappole dovrebbero essere bandite a tempo indeterminato senza ulteriori studi, in quanto possono essere scatenate da qualsiasi cosa gli passi intorno, senza contare che, secondo qualcuno, non è noto quanto possano contaminare l’ambiente.

Il Center for Biological Diversity ha dichiarato che il 99,9% dei commenti presentati all’EPA sui dispositivi ha espresso preoccupazione per il benessere degli animali e un parere contrario all’uso delle trappole tossiche.
L’agenzia ha deciso di continuare studiare la situazione fino a 2021.

La permanenza di cianuro nel terreno è un fattore inquinante estremamente pericoloso, che può essere trattata con rifiuti organici di determinati frutti (banana, ananas e anguria), come riporta una ricerca già citata su Ecosevn.

 

Questo articolo è stato letto 25 volte.

avvelenamento fauna selvatica, benessere degli animali, cianuro, dispositivi illegali, Epa, Illegale, trappola, usa

Comments (8)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net