Ecco perché i cani fiutano le malattie
Un nuovo studio rivela che ad incidere sono delle alterazioni negli odori
Uno studio condotto dai ricercatori svedesi del Karolinska Institutet diretto da Sinisa Bratulic, ha rivelato il perché i cani riescono a sentire, attraverso l’olfatto, le malattie come il cancro, il diabete, l’epilessia, l’emicrania, la narcolessia.
Lo studio, condotto su 1.260 soggetti era stato iniziato per cercare un metodo non invasivo per individuare precocemente i tumori dalle urine: a permettere ai cani di sentire l’odore della malattia sono dei polisaccaridi, i glicosamminoglicani (GAG), che vengono precocemente alterati dai tumori disgregandosi nel sangue e nelle urine.
Per noi essere umani, che disponiamo di soli 5 milioni di cellule che ci permettono di riconoscere gli odori, sono inodori; ma per i nostri amici a quattro zampe, che dispongono di 150-300 milioni di cellule olfattive a seconda della razza, è molto più semplice. Uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, condotto dall’Università di New York e dall’Università di San Francisco aveva scoperto che i cani hanno una rete di cinque connessioni nervose che manca nell’uomo che si protraggono dal bulbo olfattivo di questi animali fino ad altre aree del cervello: lobo occipitale, tratto spinale corticale, sistema limbico, lobo piriforme e corteccia entorinale. Questa caratteristica spiega il modo in cui i cani riescano a integrare gli stimoli olfattivi nei funzionamenti cognitivi, riuscendo a riconoscere tantissimi tipi di odori, facilmente.
Grazie ai test condotti, i ricercatori sono stati in grado di identificare 14 tipi di tumori con una sensibilità del test compresa fra il 41,6 e il 62,3% e una specificità del 95% per i tumori ancora al primo stadio, un’accuratezza diagnostica che è il doppio di qualsiasi altra metodica disponibile attualmente.
Luna Riillo