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Galapagos, vinta la guerra contro i ratti

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Grazie ai droni, è stato possibile sradicare i roditori

Nell’incredibile e fragile ecosistema delle isole Galapagos, dove è importante difendere la flora e la fauna, proteggendo piante e animali endemici, si è recentemente verificata una guerra contro un animale invasore dal muso appuntito e il pelo rado: il ratto.

Ovviamente non un singolo e cattivissimo ratto ma molti, moltissimi, troppi ratti.

È stato grazie alla tecnologia dei droni se è stato possibile vincere la guerra e sradicare i roditori che sono presenti sull’isola dal XIX secolo, grazie alle navi che ce li hanno portati.

Poiché sono finiti in un posto dove non c’erano predatori, per questi ratti è stato come vincere alla lotteria, quindi si sono subito dati da fare per mangiare uova, nidiacei e semi di piante rare.

Secondo Island Conservation, hanno contribuito all’estinzione dell’86% della fauna selvatica delle Galapagos.

Chiaramente, nel corso degli anni sono stati provati vari metodi per spazzare via gli invasori, che però non hanno avuto molto successo: poi, a partire dal 2019, il Parco Nazionale delle Galapagos ha iniziato a lanciare esche per topi prodotte da Bell Laboratories grazie a droni dotati di secchi di dispersione.

Ora, l’isola di Seymour Norte e l’isolotto di Mosquera sono liberi dai topi. Altre esche sono state lasciate lungo la costa, nel caso in cui un esercito di ratti si radunasse per tornare a riconquistare l’isola.

“Dopo due anni di attesa, possiamo dichiarare che queste isole sono prive di roditori”, ha dichiarato Danny Rueda, direttore del Parco nazionale delle Galapagos, secondo Island Conservation.

“Questo progetto ha dato i risultati attesi, secondo la pianificazione e secondo i più alti protocolli per questi casi. Le Galapagos, ancora una volta, sono un punto di riferimento in termini di protezione di questo ecosistema di importanza mondiale”.

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