L’estinzione delle farfalle

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I danni dell’intensificazione dell’agricoltura

Uno studio recente condotta da un team composto da ricercatori di Austria, Polonia e Germania, ha dimostrato come l’intensificazione dell’agricoltura e il cambiamento degli habitat dovuto sia ad essa che ai cambiamenti climatici, sta portando ad una graduale estinzione delle farfalle.

Lo studio è stato condotto su un arco di anni che va dal 1920 al 2019 nelle aree dell’Europa centrale, in particolare da Salisburgo fino a ricoprire gran parte dell’area austriaca. Una prima ondata di decessi di questi insetti si è avuta negli anni ’20 del ‘900 ovvero quando i contadini iniziarono ad arare i terreni, di fatto contribuendo alla scomparsa di paesaggi sensibili come brughiere e prati umidi.

La seconda ondata di decessi

Negli anni ’60, con la progressiva industrializzazione si è dovuta affrontare una seconda ondata di decessi. La situazione è peggiorata ed è diventata insostenibile a partire dagli anni ’80, quando hanno cominciato a diminuire anche le farfalle e le falene nelle zone montane e nelle aree naturali.

Come riportato da AGI “La ricerca dimostra infine che la responsabile principale dell’estinzione delle farfalle, così come quella dei bombi e numerose altre specie d’insetti, sembra essere l’industrializzazione dell’agricoltura che a partire dagli anni ’60 stava iniziando con l’uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti artificiali”.

Luna Riillo

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