Quanto conviene essere animali a sangue caldo?

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L’uomo e tutti gli animali a sangue caldo possono vivere anche in zone fredde ma hanno bisogno di più cibo e vivono meno degli organismi a sangue freddo

 

L’uomo è un animale a sangue caldo e su questo dubbi non ci sono. Ma conviene davvero appartenere a quelle specie che, per produrre calore, devono necessariamente consumare molto e bruciare calorie? E’ una domanda che appassiona da tempo gli studiosi di evoluzione. Indubbiamente essere un animale a sangue caldo ha i suoi vantaggi: possono rimanere attivi anche nella stagione fredda, allevare i cuccioli e vivere in luoghi freddi.

E’ pur vero però che c’è bisogno di ingerire una quantità di calorie fino a 30 volte più alta rispetto a un animale a sangue freddo dello stesso peso. Con tutto quello che ne consegue nella difficoltà di procurarsi cibo. Un coccodrillo può vivere mesi interi senza mangiare. Serpenti, lucertole, anfibi sono animali ectotermi, la loro temperatura corporea dipende dall’ambiente esterno. E’ questo per esempio il motivo per cui le lucertole amano stare al sole. Questi organismi sono meno resistenti, ma in condizioni di temperatura ottimali, vivono di più.

L’uomo è un organismo cosiddetto omeotermo, la temperatura del suo corpo non dipende dalla temperatura dell’ambiente intorno. Il corpo umano riesce cioè a mantenere un equilibrio fra produzione  e perdita di calore, garantendosi una temperatura corporea pressoché costante. Questo equilibrio viene garantito grazie ai meccanismi di termoregolazione. Ci sono delle condizioni in cui questi meccanismi non sono più sufficienti a mantenere tale equilibrio (in casi per esempio di freddo estremo) e allora in questi casi la temperatura corporea “sballa” raggiungendo valori che espongono l’uomo al rischio di morte.

 

L’evoluzione come animale a sangue caldo per l’uomo può avere dei motivi legati alla sopravvivenza. In particolare l’alta temperatura corporea proteggerebbe il corpo umano dalle infezioni. Uno studio dell’Albert Einstein College of Medicine di New York ha evidenziato che una temperatura corporea di 36,7 gradi protegge dalla maggio parte delle infezioni derivanti da funghi che difficilmente infatti colpiscono mammiferi e uccelli. 

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