ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Condizionatori e ventilatori sempre accesi? Ecco come evitare salasso in bolletta-Calcio, da Omnicom e Lega A primo studio per misurare impatto pubblicità durante partite-B7, Marcegaglia: "No a protezionismo miope e approcci nazionalistici"-B7, Poggi (Deloitte): "Commercio internazionale? Fondamentale politica condivisa paesi G7"-Trovata morta in dirupo a Ischia, compagno fermato per maltrattamenti-Blinken striglia Israele: "Bilancio dei morti a Gaza è inaccettabile"-Mbappé nuovo numero 9 del Real Madrid: "Un sogno, darò la vita per il club"-Ue, chi è Roberta Metsola: la maltese di Finlandia che piace a destra e a sinistra-Roma, tenta di fermare lite tra coinquilini: uno gli stacca un dito con un morso-Dai calcoli renali alla scarsa sicurezza, ecco le fake sull'acqua del rubinetto-Euro 2024 e la foto-omaggio dei principi di Galles con Charlotte e Louis incollati alla tv-L'Etna si placa, oggi tregua dopo la fontana di lava dal cratere Voragine-Gareth Southgate non è più ct dell'Inghilterra-Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento Ue: "Non dobbiamo avere paura"-Kate, abito viola a Wimbledon "segno di speranza ma anche di potere"-Ascolti tv, a 'Battiti Live' su Canale 5 il prime time di lunedì 15 luglio-La foto del proiettile di Trump? Ferdinando Mezzelani: "Un'autentica barzelletta"-Parigi 2024, Dai biglietti ai concorsi falsi sui social media, come evitare le cyber truffe-Tour de France, oggi 16esima tappa per velocisti, percorso e orario tv-Gaza, per la Cia il leader di Hamas si nasconde nei tunnel di Khan Younis
panda

Salvare il panda senza minacciare altre specie è possibile?

Condividi questo articolo:

panda

Gli effetti sugli altri animali delle misure messe in atto per salvare il panda

Secondo un nuovo studio, pubblicato su Nature Ecology & Evolution, gli sforzi per la protezione dei panda – che ha permesso a questa specie di passare dalla condizione di “via di estinzione” ad essere soltanto “vulnerabili” negli elenchi degli animali a rischio – potrebbero aver messo a rischio altri animali, alcuni dei quali affrontano essi stessi una possibile estinzione.

Anche se molti ambientalisti citano il successo degli sforzi per la conservazione dei panda come dimostrazione che le misure di protezione funzionano, in realtà creare degli ecosistemi per i panda ha finito per togliere spazio ad altri animali, come i leopardi, leopardi delle nevi, lupi e cani selvatici asiatici.

Di conseguenza, la maggior parte di questi animali è quasi scomparsa dalle aree protette e la mancanza di predatori ha influito negativamente sull’ecosistema consentendo agli animali preda di proliferare e danneggiare gli habitat.

Lo studio attribuisce la scomparsa degli animali ai cambiamenti dell’ecosistema influenzati dai tentativi umani di creare spazi adeguati per i panda.

Gli sforzi di conservazione per la sopravvivenza dei panda, infatti, si sono concentrati sulla designazione di aree in cui i panda e altri animali avrebbero potuto prosperare. Sebbene molte specie abbiano beneficiato dell’iniziativa, alcune ne hanno invece risentito. Il punto dello studio è mettere in luce questa problematica per poi attuare misure per garantire un ecosistema più inclusivo.

Il Dr. Sheng Li dell’Università di Pechino, coautore dello studio, chiede un approccio olistico alla protezione della fauna selvatica.

Tali sforzi aiuteranno a proteggere tutti gli animali, non solo alcune specie.

Lo studio afferma che i leopardi sono scomparsi dall’81% delle riserve di panda, i leopardi delle nevi sono scomparsi dal 38%, i cani selvatici dal 95% e i lupi dal 77%.

Reintrodurre questi animali è la chiave per mantenere equilibrato l’ecosistema. Altrimenti alcune specie potrebbero estinguersi nel tentativo di proteggerne altre.

Questo articolo è stato letto 295 volte.

cani selvatici asiatici, leopardi, minaccia specie animali, panda

Comments (5)

I commenti sono chiusi.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net