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Conseguenza psicologiche della crisi climatica: l’eco-ansia

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Una condizione psicologica complessa che coinvolge principalmente i giovani

L'”eco-ansia” sta pesando sui giovani. I dati mostrano che un millennial su quattro è ansioso nei confronti dell’ambiente e li fa sentire responsabili della distruzione del pianeta se non agiranno in tempo.

La crisi climatica, infatti, sta richiedendo un grande sforzo alla salute mentale dei bambini e dei giovani.

Gli esperti hanno avvertito che peggiorerà solo con il passare del tempo, portando alcuni ad affermare che abbiamo bisogno di un impegno totale affinché il cervello dei nostri figli non venga assorbito dal problema del riscaldamento globale prima che siano adulti.

Una recente indagine internazionale, condotta nei giovani tra i 16 ai 25 anni, ha mostrato che i fardelli psicologici di questa crisi globale stanno colpendo profondamente un gran numero di individui in tutto il mondo che appartengono a quella fascia di età.

Le intuizioni offerte da questa ricerca forniscono una comprensione più profonda di come le emozioni dei giovani siano legate ai loro sentimenti verso i governi e gli adulti, sentendosi traditi o abbandonati da questi e spiegando così alcune delle motivazioni legate al loro stato d’animo.

L’eco-ansia, però, si presenta come una condizione psicologica complessa che non è ancora considerata diagnosticabile, ma è stata riconosciuta come una tendenza crescente tra i giovani.

L’ impatto sproporzionato su bambini e adolescenti rende questo problema ancora più importante e sarà da affrontare e contrastare in modo deciso fin dalla più tenera età.

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