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Crisi: vendere beni pubblici per risanare il debito. Cosa privatizzare?

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I beni pubblici potrebbero essere venduto per ricavare denaro e abbattere il debito pubblico. Tra gli immobili che varranno privatizzati ci saranno caserme e carceri

La soluzione contro la crisi e il debito pubblico sarebbe vendere i beni pubblici dello Stato, per ricavare almeno 15-20 miliardi di euro l’anno. A proporre la privatizzazione dei beni per accumulare quanto più denaro possibile è stato, in una lunga intervista al Corriere della Sera, il neoministro dell’Economia Vittorio Grilli: ‘la strada praticabile è quella di garantire, con un programma pluriennale, vendite di beni pubblici per 15-20 miliardi l’anno, pari all’1% del Pil. Già abbiamo un avanzo primario del 5%, e calcolando una crescita nominale del 3%, cioè tolta l’inflazione all’1, vorrebbe dire ridurlo del 20% in 5 anni’.

Ma quali saranno i beni pubblici che saranno venduti e privatizzati per risanare il debito pubblico? Di certo della lista dei beni che potranno essere venduti faranno parte molte caserme, come la Sani, che si trova in pieno centro a Bologna, il vecchio carcere militare di Forte Boccea e l’ex caserma di via Guido Reni, entrambe a Roma. Di sicuro i beni pubblici che lo Stato metterà in vendita saranno scelti tra i 13mila immobili che, in base al decreto di due anni fa sul federalismo demaniale, sarebbero dovuti passare dallo Stato agli enti locali.  La normativa esclude espressamente dalla procedura gli immobili utilizzati per finalità istituzionali.

Il ricavato della vendita dei beni pubblici sarà destinato per tre quarti all’abbattimento del debito del Comune e per un quarto alla riduzione del debito pubblico nazionale. Per gli immobili di proprietà dello Stato l’incasso servirà tutto a far scendere il debito nazionale, mentre per quelli interamente dei Comuni il valore dell’immobile assegnato sarà destinato tutto all’ente locale, ma diviso in due parti: un quarto come liquidità, tre quarti come partecipazione al fondo immobiliare che avrà il compito di valorizzare e mettere a reddito tutti i beni da dismettere.

(gc)

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