Nobel per la Pace all’Ue: anche una ragazza italiana a ritirare il premio

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A ritirare il premio Nobel per la Pace asseganto all’Unione Europea ci sara’ anche Elena Nicoletta G., una rgazza italiana che su Twitter aveva definito la pace come Ponte Avente Comuni Estremita’

 A Oslo, oggi, l’Unione Europea riceve  il Premio Nobel per la Pace. A ritirare il premio ci saranno tre presidenti delle Istituzioni comunitarie, Herrman van Rompuy (Consiglio europeo), José Manuel Durao Barroso (Commissione europea) e Martin Schulz (Parlamento europeo), e  quattro giovani  europei, lì in rappresentanza di tutti i cittadini dell’Ue. Tra i giovani scelti per ritirare il Premio Nobel per la Pace ci sarà anche Elena Nicoletta G., una ragazza italiana di 16 anni, di Novate Milanese, che ha vinto, grazie ad un tweet su Facebook, il concorso per rappresentate l’Ue ad Oslo. La giovane italiana aveva tweettato un piccolo testo di 35 battute ‘Pace: Ponte Avente Comuni Estremità’, dal grande significato.

La giovane ragazza italiana, Elena Nicoletta G., scelta in rappresentata dell’Ue per ritirare il Premio Nobel per la Pace si è detta ‘emozionata e felice’ per questo compito assegnatole. Elena frequenta la terza superiore di un liceo scientifico, pratica diversi sport, come la pallanuoto e la vela, suona il piano e parla l’inglese. Ma soprattutto, Elena Nicoletta G., 16 anni, si sente una convinta europeista, si sente figlia dell’Ue, oltre che figlia dell’Italia. E per questo ha partecipato al concorso per rappresentare il Vecchio Continente ad Oslo. Gli altri ragazzi che accompagneranno Elena Nicoletti al ritiro del premio sono la spagnola Ana Fanlo Vicente, che ha presentato un disegno, la polacca Ilona Zielkowska, studentessa di scienze politiche a Danzica e autrice di: ‘La pace in Europa è come l’aria: una miscela che ci fa vivere e ci dà lo spazio per spiegare le ali’ e il maltese Larkin Zahra, che su Facebook ha definito la parola pace così: ‘I miei nonni avrebbero detto: ‘un sogno’. I miei genitori avrebbero detto: ‘un processo’. Io dico che è la mia realtà quotidiana’.

Il premio Nobel per la Pace non va quindi ad una sola persona, ad un solo individuo, ma va all’Unione Europea per aver contribuito ‘all’avanzamento della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa’.

(gc)

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