ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Innovazione, Ibarra (Engineering): "Capitale umano è strategico per la trasformazione digitale"-Vittimberga (Inps): "Facciamo squadra nella lotta alla povertà"-Cop29, Anfia, Anita, Assogasliquidi e Unem, impegnati a sostegno mobilità sostenibile-Rai, Luca Poggi è nuovo ad di Rai Pubblicità-Sclerosi multipla, ‘raccomandazioni percettive’ per benessere in case ‘su misura’-Sanremo 2025, Conti: "Avevamo previsto 24 canzoni ma le aumenteremo"-Ucraina, Russia tace su missile intercontinentale: ordine di Putin?-XV congresso Ig-Ibd, il segretario Fantini: "Tra sostenibilità e innovazione"-Omicidio a Verbicaro, uccide lo zio a sprangate nella sua officina: arrestato 40enne-Innovazione, Durante (Sisal): "Investimenti infrastrutture e formazione per trasformazione digitale"-Trump e il caso Gaetz, nelle mani dell'Fbi le prove dei pagamenti per i festini a luci rosse-Ucraina, attacco Russia con missile balistico intercontinentale-Roma, pullman turistico distrutto dalle fiamme allo Sheraton Golf: nessun ferito-Incidente nel leccese, mezzo rifiuti contro auto: muore netturbino di 28 anni-Ascolti tv, il nuovo show 'This is Me' vince la prima serata-Migranti, primo ok 'emendamento Musk'. Pd: "E' vendetta contro i giudici"-Milano-Cortina, ma anche Bormio e Livigno: Italia prepara i Giochi più diffusi di sempre-Caso Ethan, il bimbo di 7 mesi riconsegnato alla mamma dalle autorità Usa-Anci, Manfredi: "Vogliamo costruire agenda che guardi avanti, nostre proposte meritano risposte"-Mattarella: "I Comuni sono la base della democrazia italiana, la prima linea delle istituzioni della Repubblica"

Salvate l’erasmus, opportunita’ per milioni di studenti

Condividi questo articolo:

Il Fondo sociale europeo e’ a secco. A rischio tra i programmi europei vi e’ anche l’Erasmus, l’opportunita’ di studio fuori dai confini nazionali

Di Antonio Galdo

 

L’Europa che non c’è continua a fare vittime. Il Fondo sociale europeo è a secco, come ha denunciato qualche giorno fa il presidente delle commissione Bilancio del Parlamento europeo, il francese Alain Lamassoure, e adesso apprendiamo che tra i programmi che rischiano di saltare per mancanza di fondi c’è l’Erasmus. Introdotto nel 1987, l’Erasmus è stato un grande volano, per centinaia di migliaia di studenti europei, per conoscere altri paesi dell’Unione e formarsi attraverso studi incrociati. Un meccanismo semplice quanto efficace: lo studente ammesso al programma può frequentare corsi universitari in altri paesi dell’Unione, per un periodo da 2 a 12 mesi, e fare esami poi riconosciuti dalla propria facoltà.

Un’ autentica spinta, dal basso, all’integrazione. E anche una fondamentale opportunità per i giovani di allargare competenze, conoscenze, apprendimenti, innanzitutto di natura linguistica. Per gli italiani, in particolare, in questi 25 anni l’Erasmus ha significato la possibilità di studiare all’estero (una possibilità, di solito, riconosciuta solo alle famiglie benestanti), di conoscere gli stili di vita degli altri cittadini europei, di rompere il cordone ombelicale con le proprie famiglie, dove spesso si resta fino alla soglia dei 40 anni e si esce solo per sposarsi. Se c’è stato un terreno sul quale l’integrazione europea non si è ridotta a una chimera, è stato proprio quello della formazione universitaria, grazie allo sforzo condiviso per finanziare il progetto Erasmus. Non a caso, in questo momento abbiamo circa 25mila ragazzi italiani, in gran parte meridionali, che studiano in altre città europee (al programma partecipano 4mila istituzioni universitarie e 31 paesi) e 20mila studenti europei che invece frequentano corsi in Italia.

Continua a leggere su www.nonsprecare.it  

Questo articolo è stato letto 44 volte.

Erasmus, Fondo sociale europeo, parlamento europeo, salta erasmus, studenti, università

Comments (8)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net