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Taglio di detrazioni e deduzioni nella Legge di Stabilità

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La Legge di Stabilita’ cambia le regole in materia di deduzioni, detrazioni e agevolazioni fiscali. Colpiti dal provvedimento spese per il mutuo della prima casa, asili nido e istruzione

Con la Legge di Stabilità le agevolazioni fiscali subiscono una notevole riduzione. Le novità in materia di deduzioni e detrazioni contenute nella Legge varata dal governo Monti rappresentano, infatti,il primo passo verso una sostanziale riduzione delle agevolazioni fiscali. In particolare a subire gli effetti maggiori e immediati sono coloro che hanno un reddito imponibile superiore ai 15 mila euro:per alcune deduzioni e detrazioni sarà introdotta una franchigia di 250 euro e lo sconto fiscale massimo per alcune detrazioni sarà in tutto di 570 euro.

In particolare gli oneri deducibili interessati dalla Legge di Stabilità e dall’applicazione della franchigia, che vanno a modificare la situazione delle agevolazioni fiscali, sono: i canoni ed altri oneri gravanti sui redditi degli immobili che concorrono a formare il reddito complessivo, le spese mediche e quelle di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione, gli assegni periodici corrisposti al coniuge, ad esclusione di quelli destinati al mantenimento dei figli, gli assegni periodici corrisposti in forza di testamento o di donazione modale, le somme restituite al soggetto erogatore (se hanno concorso a formare il reddito in anni precedenti, alcune forme di contributi versati, quali quelli versati ai fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale), le donazioni e le oblazioni erogati in favore delle organizzazioni non governative, le indennità per perdita dell’avviamento corrisposte per disposizioni di legge al conduttore in caso di cessazione della locazione di immobili urbani adibiti ad usi diversi da quello di abitazione, le erogazioni liberali in denaro, il cinquanta per cento delle spese sostenute dai genitori adottivi per l`espletamento della procedura di adozione disciplinata. Non rientrano nella franchigia i contributi previdenziali e assistenziali, né quelli per la previdenza complementare e quelli per le colf.

Le detrazioni interessate dal provvedimento sono quelle elencate all’articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi: la stretta sulle detrazioni colpisce gli interessi sul mutuo per la prima casa, le spese per l’intermediazione immobiliare sull’acquisto dell’abitazione principale, le spese per l’asilo nido, per l’istruzione (superiore e università) e per l’attività sportiva dei figli di età compresa tra i 15 e i 18 anni, le spese per l’affitto degli studenti fuori sede, le spese funebri, quelle veterinarie e per le erogazioni liberali, le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni. Non vanno a costituire il tetto massimo dei 3 mila euro, invece, le spese sanitarie, che restano detraibili al 19% senza limite, ma che vedono la franchigia salire da 129,11 euro a 250 euro.

La mutata situazioni su detrazioni, deduzioni e agevolazioni fiscali si traduce, per le famiglie, nella possibile riduzione della base imponibile su cui si calcolano le tasse, con la conseguente riduzione sullo ‘sconto’ fiscale. Se confermato in Aula alla Camera, il taglio di deduzioni e detrazioni colpirà i redditi del 2012 con effetto retroattivo: le spese già fatte nell’anno corrente, sulle quali si considerava un certo ‘risparmio’ fiscale, avranno un peso diverso sul bilancio familiare rispetto a quanto preventivato.

 (gc)

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