Gli alberi che producono più ossigeno
E di quanti alberi ha bisogno ognuno di noi per respirare
Non tutti gli alberi producono la stessa quantità di ossigeno: ciò che è straordinario, di questo processo, è la relazione di scambio esistente fra umani e alberi. Questi ultimi producono l’elemento indispensabile per l’uomo, l’ossigeno, scartandolo; mentre ciò che per noi è elemento di scarto, l’anidride carbonica, è indispensabile a loro per tenersi in vita.
La differenza di produzione di ossigeno sta nell’indice di area fogliare (LAI) che ogni albero ha: esso altro non è che la misura della superficie fogliare per unità di superficie del suolo e, più alto sarà il LAI, maggiore sarà l’ossigeno prodotto da una pianta.
Sul LAI vanno ad incidere anche altri fattori come il fatto che sia o meno sempreverde, la sua grandezza e quella della sua chioma. Fra gli alberi che producono più ossigeno ci sono: gli abeti, gli aceri, i faggi e gli abeti rossi; fra quelli che ne espirano di meno ci sono invece i pini. Le querce e pioppi si trovano ad un punto mediano.
Ovviamente anche le stagioni andranno a incidere sulla produzione di ossigeno: in autunno e inverno, quando le foglie cadono la produzione sarà, per ragioni visibili, minore.
Come sottolinea Focus: “un umano respira circa 9,5 tonnellate di aria all’anno ma consuma circa 740 kg di ossigeno, ne consegue che ognuno di noi avrebbe bisogno di sette o otto alberi l’anno per respirare”.
Luna Riillo