ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Omicidio a Verbicaro, uccide lo zio a sprangate nella sua officina: arrestato 40enne-Innovazione, Durante (Sisal): "Investimenti infrastrutture e formazione per trasformazione digitale"-Trump e il caso Gaetz, nelle mani dell'Fbi le prove dei pagamenti per i festini a luci rosse-Ucraina, attacco Russia con missile balistico intercontinentale-Roma, pullman turistico distrutto dalle fiamme allo Sheraton Golf: nessun ferito-Incidente nel leccese, mezzo rifiuti contro auto: muore netturbino di 28 anni-Ascolti tv, il nuovo show 'This is Me' vince la prima serata-Migranti, primo ok 'emendamento Musk'. Pd: "E' vendetta contro i giudici"-Milano-Cortina, ma anche Bormio e Livigno: Italia prepara i Giochi più diffusi di sempre-Caso Ethan, il bimbo di 7 mesi riconsegnato alla mamma dalle autorità Usa-Anci, Manfredi: "Vogliamo costruire agenda che guardi avanti, nostre proposte meritano risposte"-Mattarella: "I Comuni sono la base della democrazia italiana, la prima linea delle istituzioni della Repubblica"-Venti di tempesta e neve fino in Pianura, è ancora maltempo artico sull'Italia-Sisal presenta la seconda edizione di 'FutureS'-Gaza, media: quasi 90 morti in raid Israele, oltre 60 in attacco vicino ospedale-Anci: Fava (Inps), 'auguri a Manfredi, collaborazione in interesse cittadini'-Google rischia di perdere Chrome, Dipartimento Giustizia Usa chiede vendita browser-Cop29, a Baku prima bozza su finanza clima ma senza cifre e criteri-Prezzo record per la banana di Cattelan: 6,2 milioni di dollari-Meloni a italiani a Buenos Aires: "Patria è casa che piedi lasciano, ma cuore mai"

Il punto di non ritorno dell’Amazzonia

Condividi questo articolo:

La foresta pluviale amazzonica potrebbe raggiungere già nel 2021 un punto di svolta irreversibile verso il  disastro ambientale

L’inesorabile deforestazione amazzonica e la cattiva gestione della regione da parte delle autorità brasiliane e dei sostenitori dell’agricoltura stanno avvicinando sempre di più la più grande foresta pluviale tropicale del mondo sull’orlo di un catastrofico crollo ecologico.

La situazione è molto grave perché, una volta raggiunto quel punto di svolta, non ci sarà modo di tornare indietro. Le stime rivelano, infatti, che se la cattiva gestione ambientale di massa persiste, entro due anni, la foresta cederà e non sarà più in grado di sostenersi e di sostenerci.

La notizia è stata condivisa in un brief politico messo a punto da Monica de Bolle, membro senior del Peterson Institute for International Economics di Washington DC. Sfortunatamente, il rapporto è stato molto discusso principalmente per le molte polemiche che ha suscitato, visto che ha fatto scatenare l’offensiva di alcuni climatologi e ricercatori che sostengono che il punto critico non è affatto così vicino, ma ci vogliono ancora 15-25 anni per raggiungerlo.

Attualmente l’Amazzonia sta vivendo un’eccessiva deforestazione, il 75% della quale viene attribuito a due materie prime: soia e carne bovina – le principali esportazioni del Brasile. La deforestazione diffusa e la bonifica dei terreni stanno facendo aumentare il rischio di incendi, siccità e stress termico e stanno rendendo gli alberi e l’ecosistema vulnerabili a parassiti e agenti patogeni, predisponendo ulteriormente la flora a un prosciugamento forestale di vasta portata e all’imminente declino ecologico.

Purtroppo, una foresta pluviale amazzonica in queste condizioni non sarà più i grado di diffondere il fiume volante di acqua che gli permette di sostenersi e di far respirare meglio il mondo.

Quindi, il fatto è che non è importante se questo punto di svolta irreversibile sarà tra due o venti anni: se le cose andranno avanti in questa maniera, l’Amazzonia comunque crollerà e l’interno pianeta ne pagherà le conseguenze.

 

Questo articolo è stato letto 49 volte.

2021, Amazzonia, crollo ecologico, deforestazione

Comments (9)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net