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Il punto di non ritorno dell’Amazzonia

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La foresta pluviale amazzonica potrebbe raggiungere già nel 2021 un punto di svolta irreversibile verso il  disastro ambientale

L’inesorabile deforestazione amazzonica e la cattiva gestione della regione da parte delle autorità brasiliane e dei sostenitori dell’agricoltura stanno avvicinando sempre di più la più grande foresta pluviale tropicale del mondo sull’orlo di un catastrofico crollo ecologico.

La situazione è molto grave perché, una volta raggiunto quel punto di svolta, non ci sarà modo di tornare indietro. Le stime rivelano, infatti, che se la cattiva gestione ambientale di massa persiste, entro due anni, la foresta cederà e non sarà più in grado di sostenersi e di sostenerci.

La notizia è stata condivisa in un brief politico messo a punto da Monica de Bolle, membro senior del Peterson Institute for International Economics di Washington DC. Sfortunatamente, il rapporto è stato molto discusso principalmente per le molte polemiche che ha suscitato, visto che ha fatto scatenare l’offensiva di alcuni climatologi e ricercatori che sostengono che il punto critico non è affatto così vicino, ma ci vogliono ancora 15-25 anni per raggiungerlo.

Attualmente l’Amazzonia sta vivendo un’eccessiva deforestazione, il 75% della quale viene attribuito a due materie prime: soia e carne bovina – le principali esportazioni del Brasile. La deforestazione diffusa e la bonifica dei terreni stanno facendo aumentare il rischio di incendi, siccità e stress termico e stanno rendendo gli alberi e l’ecosistema vulnerabili a parassiti e agenti patogeni, predisponendo ulteriormente la flora a un prosciugamento forestale di vasta portata e all’imminente declino ecologico.

Purtroppo, una foresta pluviale amazzonica in queste condizioni non sarà più i grado di diffondere il fiume volante di acqua che gli permette di sostenersi e di far respirare meglio il mondo.

Quindi, il fatto è che non è importante se questo punto di svolta irreversibile sarà tra due o venti anni: se le cose andranno avanti in questa maniera, l’Amazzonia comunque crollerà e l’interno pianeta ne pagherà le conseguenze.

 

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2021, Amazzonia, crollo ecologico, deforestazione

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